Pagina 255 - Patriarchi e profeti (1998)

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Le piaghe d’Egitto
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Allora il Signore disse a Mosè: “... Va’ da Faraone; poiché io
ho reso ostinato il suo cuore e quello dei suoi servitori, per fare in
mezzo a loro i segni che vedrai, e perché tu narri ai tuoi figliuoli e ai
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figliuoli dei tuoi figliuoli quello che ho operato in Egitto e i segni che
ho fatto in mezzo a loro, onde sappiate che io sono l’Eterno” (
Esodo
10:1, 2
). Con queste manifestazioni di potenza, il Signore voleva
rafforzare la fede d’Israele e mostrare con prove inequivocabili quale
differenza esistesse fra il suo popolo e gli egiziani. Tutte le nazioni
avrebbero dovuto riconoscere che gli ebrei, disprezzati e oppressi,
erano protetti da Dio.
Mosè avvertì il sovrano: se non avesse ceduto sarebbe soprag-
giunta un’altra piaga; le locuste avrebbero ricoperto il paese, di-
vorando tutto il verde che era rimasto. Esse avrebbero riempito le
case, senza risparmiare il palazzo reale. Il flagello avrebbe avuto una
violenza tale che “... né i tuoi padri né i padri dei tuoi padri videro
mai, dal giorno che furono sulla terra, al dì d’oggi” (
Esodo 10:6
).
I consiglieri del faraone rimasero atterriti; il paese aveva già
subito grosse perdite a causa della mortalità che aveva colpito il
bestiame. Molta gente era stata uccisa dalla grandine, le foreste
erano state devastate e i raccolti distrutti. L’Egitto aveva perso molto
più di quanto avessero guadagnato con il lavoro degli ebrei. Tutto
il paese era minacciato dalla fame. I prìncipi e i dignitari di corte,
adirati, istigarono il faraone: “... Fino a quando quest’uomo ci sarà
come un laccio? Lascia andare questa gente, e che serva l’Eterno,
l’Iddio suo! Non sai tu che l’Egitto è rovinato?” (
Esodo 10:7
). Il re
ricevette ancora una volta Mosè e Aronne e disse loro: “... Andate,
servite l’Eterno, l’Iddio vostro; ma chi son quelli che andranno?”
(
Esodo 10:8
).
Mosè rispose: “Noi andremo coi nostri fanciulli e coi nostri
vecchi, coi nostri figliuoli e con le nostre figliuole; andremo coi
nostri greggi e coi nostri armenti, perché dobbiam celebrare una
festa all’Eterno” (
Esodo 10:9
).
Allora il sovrano, infuriato, gridò: “... Così sia l’Eterno con voi,
com’io lascerò andare voi e i vostri bambini! Badate bene, perché
avete delle cattive intenzioni! No, no; andate voi uomini, e servite
l’Eterno; poiché questo è quel che cercate. E Faraone li cacciò dalla
sua presenza” (
Esodo 10:10, 11
). Il monarca che aveva cercato di
distruggere gli israeliti schiacciandoli con un duro lavoro pretendeva