Pagina 256 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
ora, stranamente, di avere a cuore il loro bene e preoccuparsi dei
loro figli! Il suo vero scopo era in realtà quello di trattenere le donne
e i bambini per assicurarsi il ritorno degli uomini. Mosè allora stese
il suo bastone verso il paese e si sollevò un vento orientale che portò
le locuste. “... Erano in sì grande quantità, che prima non ce n’eran
mai state tante, né mai più tante ce ne saranno” (
Esodo 10:14
). Esse
riempirono il cielo fino a oscurarlo e divorarono tutta la vegetazione
che era rimasta.
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Il faraone chiamò con urgenza i profeti e disse: “... Io ho pecca-
to contro l’Eterno, l’Iddio vostro, e contro voi. Ma ora perdona, ti
prego, il mio peccato, questa volta soltanto; e supplicate l’Eterno,
l’Iddio vostro, perché almeno allontani da me questo flagello morta-
le” (
Esodo 10:16, 17
). Così fecero e un forte vento orientale portò
via le locuste oltre il mar Rosso; ma il monarca continuò nella sua
ostinazione.
Il popolo egiziano si trovava in una situazione disperata. Le
calamità che lo avevano colpito avevano provocato danni irreparabili,
che facevano temere per il futuro del paese. Fino a quel momento il
popolo aveva adorato il faraone come rappresentante della divinità:
i recenti avvenimenti avevano dimostrato che il sovrano d’Egitto si
era opposto a un Essere che domina le forze della natura.
Gli schiavi ebrei, favoriti in maniera così miracolosa, comincia-
rono a sentire vicina la loro liberazione: i padroni non li opprimevano
più come prima. Gli egiziani, pur senza manifestarlo, temevano in-
fatti la ribellione degli israeliti, perché si sarebbero potuti vendicare
delle ingiustizie subite. Tutti si chiedevano cosa sarebbe successo il
giorno dopo.
All’improvviso, il paese fu avvolto da un’oscurità così fitta che
quasi si poteva “palpare”. Non solo il popolo veniva privato della
luce, ma con l’oscurità l’aria era diventata così opprimente da to-
gliere il respiro. “Uno non vedeva l’altro e nessuno si mosse di dove
stava, per tre giorni, ma tutti i figliuoli d’Israele aveano della luce
nelle loro dimore” (
Esodo 10:23
).
Gli egiziani adoravano il sole e la luna: quella misteriosa oscurità
rappresentava una sconfitta per tutto l’Egitto. Gli egiziani e le loro
divinità erano stati umiliati dal Dio che proteggeva gli schiavi
Per
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LE PIAGHE - Studiando la religione egiziana notiamo che le piaghe dovevano