Pagina 268 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
tutta questa gloria vi sarà un padiglione. E vi sarà una tenda per
far ombra di giorno e proteggere dal caldo, e per servir di rifugio e
d’asilo durante la tempesta e la pioggia” (
Isaia 4:5, 6
).
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Camminando attraverso una pianura deserta e incolta, alcuni
cominciavano tuttavia a chiedersi quale sarebbe stato l’esito di quel-
l’avventura. La stanchezza per il lungo viaggio fece temere un inse-
guimento da parte degli egiziani, ma la nuvola continuava a indicare
loro il cammino. Ad aggravare queste apprensioni, a un certo punto
il Signore ordinò a Mosè di tornare indietro per uno stretto pas-
so roccioso e accamparsi sulla riva del mare. Mosè aveva ricevuto
una rivelazione divina: il faraone li avrebbe inseguiti, ma il Signore
avrebbe dimostrato la sua grandezza, liberandoli.
La notizia che gli israeliti si stavano dirigendo verso il mar Rosso,
invece di recarsi nel deserto per compiere i loro riti religiosi, si
diffuse rapidamente in Egitto. I consiglieri del faraone annunciarono
al sovrano che gli schiavi non sarebbero più tornati: gli egiziani
non credevano più che la morte dei loro primogeniti fosse stata
provocata dalla potenza di Dio e, cessato il timore, alcuni uomini
influenti affermarono che le piaghe erano state determinate da cause
naturali. Tutti ripetevano con amarezza: “... Che abbiam fatto a
lasciar andare Israele, sì che non ci serviranno più?” (
Esodo 14:5
).
Il faraone organizzò la sue forze, “... seicento carri scelti e tutti
i carri d’Egitto...” (
Esodo 14:7
), cavalieri, capitani e soldati. Egli
stesso, accompagnato dai dignitari del regno, guidò l’esercito. Per
assicurarsi il favore degli dèi e quindi il successo dell’impresa, anche
i sacerdoti si unirono alla spedizione. Il faraone voleva intimorire
Israele con un grande dispiegamento di forze: gli egiziani temevano
infatti che la loro sottomissione al Dio d’Israele li avrebbe espo-
sti alla derisione delle altre nazioni. Con questa manifestazione di
potenza, essi intendevano riconquistare il controllo dei fuggiaschi,
per renderli nuovamente schiavi e riottenere il prestigio perduto.
Gli ebrei erano accampati davanti al mare, che sembrava costitui-
re una barriera insormontabile da superare. A sud, alte montagne
impedivano il cammino. All’improvviso scorsero, in lontananza, il
bagliore delle armature e dei carri dell’avanguardia di un grosso
esercito che si dirigeva verso di loro. Qualche istante dopo poterono
distinguere con chiarezza tutto l’esercito egiziano, impegnato nel
loro inseguimento. Gli israeliti furono assaliti dal terrore. Alcuni