Pagina 270 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
ai figliuoli d’Israele che si mettano in marcia. E tu alza il tuo ba-
stone, stendi la tua mano sul mare, e dividilo; e i figliuoli d’Israele
entreranno in mezzo al mare a piedi asciutti” (
Esodo 14:15, 16
).
Il salmista descrisse il passaggio del mar Rosso con questo inno:
“La tua via fu in mezzo al mare, i tuoi sentieri in mezzo alle grandi
acque, e le tue orme non furon riconosciute. Tu conducesti il tuo
popolo come un gregge, per mano di Mosè e d’Aaronne” (
Salmo
77:19, 20
).
Appena Mosè sollevò il suo bastone, l’acqua si divise e il popolo
camminò sul fondo del mare, all’asciutto, fra due muri d’acqua. La
colonna di fuoco brillava sopra le onde spumeggianti e illuminava la
via tracciata nel mare, come un solco che si confondeva nell’oscurità
della riva opposta.
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“E gli Egiziani li inseguirono; e tutti i cavalli di Faraone, i suoi
carri e i suoi cavalieri entrarono dietro a loro in mezzo al mare. E
avvenne verso la vigilia del mattino, che l’Eterno, dalla colonna di
fuoco e dalla nuvola, guardò il campo degli Egiziani, e lo mise in
rotta” (
Esodo 14:23, 24
). La misteriosa nuvola si era trasformata in
una colonna di fuoco, lasciandoli sbalorditi. I tuoni rimbombavano
e i fulmini illuminavano il cielo. “Le nubi versarono diluvi d’acqua;
i cieli tuonarono; ed anche i tuoi strali volarono da ogni parte. La
voce del tuo tuono era nel turbine; i lampi illuminarono il mondo; la
terra fu scossa e tremò” (
Salmo 77:17, 18
).
Gli egiziani furono assaliti da paura e confusione. Nel cuore della
tempesta avevano riconosciuto la voce di un Dio adirato: cercarono
di tornare sui loro passi, verso la riva. Ma Mosè sollevò ancora
il suo bastone e i muri d’acqua crollarono con grande violenza
e fragore, riunendosi a inghiottire nei loro oscuri abissi l’intero
esercito egiziano.
Il mattino seguente, gli israeliti videro ciò che era rimasto dei
loro potenti nemici: solo cadaveri, che il mare aveva sospinto sulla
spiaggia. Quella notte erano stati liberati per sempre da un terribile
pericolo.
Quella folla, così numerosa e inerme - schiavi che non avevano
mai preso in mano le armi, donne, bambini, tutto il bestiame schiac-
ciati tra il mare e il potente esercito egiziano - aveva visto aprirsi una
via in mezzo alle acque e aveva assistito alla sconfitta degli oppres-
sori, proprio nel momento in cui pensavano di trionfare. Gli ebrei