L’esodo
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manifestarono con canti di lode la loro gratitudine e la loro fede
in colui che li aveva liberati in modo così miracoloso, unicamente
attraverso la sua potenza.
Mosè grazie allo Spirito di Dio guidò il popolo nel canto di un
trionfale inno di ringraziamento, uno degli inni più antichi e sublimi
mai conosciuti. “... Io canterò all’Eterno, perché si è sommamente
esaltato; ha precipitato in mare cavallo e cavaliere. L’Eterno è la
mia forza e l’oggetto del mio cantico; Egli è stato la mia salvezza.
Questo è il mio Dio, io lo glorificherò; è l’Iddio di mio padre, io lo
esalterò. L’Eterno è un guerriero, il suo nome è l’Eterno. Egli ha
gettato in mare i carri di Faraone e il suo esercito, e i migliori suoi
condottieri sono stati sommersi nel mar Rosso. Gli abissi li coprono;
sono andati a fondo come una pietra. La tua destra, o Eterno, è
mirabile per la sua forza, la tua destra, o Eterno, schiaccia i nemici.
Con la grandezza della tua maestà, tu rovesci i tuoi avversari; tu
scateni la tua ira, essa li consuma come stoppia... Chi è pari a te fra
gli dèi, o Eterno? Chi è pari a te, mirabile nella tua santità, tremendo
anche a chi ti loda, operator di prodigi?... Tu hai condotto con la
tua benignità il popolo che hai riscattato; l’hai guidato con la tua
forza verso la tua santa dimora. I popoli l’hanno udito, e tremano...
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Spavento e terrore piomberà su loro. Per la forza del tuo braccio
diventeran muti come una pietra, finché il tuo popolo, o Eterno,
sia passato, finché sia passato il popolo che ti sei acquistato. Tu li
introdurrai e li pianterai sul monte del tuo retaggio, nel luogo che hai
preparato, o Eterno, per tua dimora, nel santuario che le tue mani, o
Signore, hanno stabilito. L’Eterno regnerà per sempre, in perpetuo”
(
Esodo 15:1-7, 11, 13
;
Esodo 15:16-18
).
Cantato da tutto un popolo, questo inno magnifico saliva al cielo
come il mugghiare dell’oceano. Le donne d’Israele e Maria, sorella
di Mosè, facevano eco al canto con danze e tamburelli. I monti
circostanti, il mare e il deserto risuonavano di questa melodia, che
esprimeva gioia. Si sentiva un unico grido: “... Cantate all’Eterno,
perché si è sommamente esaltato...” (
Esodo 15:21
).
Questa grande liberazione e l’inno commemorativo lasciarono
sul popolo un’impressione indimenticabile. Il canto fu ricordato
attraverso i secoli dai profeti e dai cantori d’Israele, a confermare
la fiducia in un Dio che protegge e libera coloro che confidano in
lui. Esso preannuncia la distruzione di tutti i nemici della giustizia e