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Patriarchi e profeti
vissuto in Egitto, la bontà e la potenza che Dio aveva dimostrato
nel liberarli dalla schiavitù. Dimenticarono che il Signore aveva
salvato la vita dei loro figli, quando l’angelo sterminatore aveva
ucciso tutti i primogeniti d’Egitto. Dimenticarono lo straordinario
miracolo del passaggio del mar Rosso, quando avevano percorso
sani e salvi la strada che si era aperta davanti a loro mentre l’esercito
nemico, lanciatosi all’inseguimento, era stato travolto dalle acque
del mare. Riuscivano a percepire soltanto le difficoltà, e invece di
dire: “Dio ha fatto grandi cose per noi che eravamo degli schiavi,
facendoci diventare una grande nazione” parlavano delle difficoltà
del viaggio e si chiedevano quando si sarebbe concluso quel fasti-
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dioso pellegrinaggio. Le vicende di Israele, nel suo cammino lungo
il deserto, sono state tramandate come insegnamento per i credenti
che vivranno negli ultimi tempi della storia umana. Le esperienze
che gli ebrei vissero con Dio nei quarant’anni del loro peregrinare,
tra sofferenze, sete, fame e stanchezza, costituiscono un importante
patrimonio di avvertimenti e consigli per i credenti di tutte le epoche.
Nel racconto di queste vicende, infatti, si inseriscono puntualmente,
i potenti interventi con cui Dio ha sempre sostenuto il suo popolo.
Il percorso degli ebrei attraverso il deserto li preparò in vista del
loro ingresso nella terra promessa, in Canaan. Dio vuole che il suo
popolo, negli ultimi tempi, rifletta con umiltà sulle prove affrontate
dagli israeliti, per imparare a prepararsi per entrare nella Canaan
celeste.
Molti si stupiscono dello scetticismo e delle contestazioni degli
israeliti, e pensano che al loro posto non sarebbero stati così ingrati.
Tuttavia, quando la loro fede viene messa alla prova, spesso sono
sufficienti piccole difficoltà per dimostrare che la loro pazienza e
la loro fedeltà non sono superiori a quelle degli antichi israeliti.
Quando attraversano momenti difficili, si lamentano delle occasioni
che Dio ha scelto per eliminare in loro certi difetti. Benché il Signore
provveda alle loro necessità quotidiane, nel progettare il futuro molti
non sono disposti ad avere fede in lui: sono costantemente in ansia
perché temono la povertà e pensano che i loro figli potrebbero essere
esposti alle privazioni.
Con la loro immaginazione, alcuni anticipano sempre ciò che
potrebbe accadere di negativo, e così i loro problemi aumentano.
A causa del loro atteggiamento, non riescono a cogliere i benefici