Pagina 282 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
l’attacco contro i nemici, Mosè, Aronne e Hur salirono sulla collina
che dominava il campo di battaglia. Con le braccia rivolte verso
il cielo e il bastone di Dio nella mano destra, Mosè pregò per il
successo dell’esercito d’Israele. La battaglia infuriava, ma quando
Mosè teneva le braccia sollevate gli israeliti vincevano; quando le
abbassava, essi indietreggiavano davanti al nemico. Quando infine
Mosè fu stanco, Aronne e Hur sostennero le sue mani fino al calare
del sole, e il nemico fu messo in fuga.
Sorreggendo le mani di Mosè, Aronne e Hur dimostravano al po-
polo che era suo dovere appoggiarlo nel difficile compito di profeta
di Dio.
Il gesto di Mosè aveva un grande significato: Dio aveva in mano
il destino del suo popolo. Quando gli israeliti avevano fede in lui, il
Signore combatteva per loro e sconfiggeva i nemici. Quando inve-
ce confidavano soprattutto nelle loro forze venivano sopraffatti da
coloro che non conoscevano Dio ed erano sconfitti.
Gli ebrei trionfarono in seguito all’intercessione di Mosè, che
teneva le mani sollevate verso il cielo. Nello stesso modo l’Israele
attuale, il popolo dei credenti, può avere successo solo se per fede si
avvale della forza del suo potente sostegno. È necessario però che
alla potenza divina si unisca un impegno da parte dell’uomo. Mosè
non credeva che Israele avrebbe sconfitto gli amalechiti rimanendo
inattivo. Mentre egli pregava, Giosuè e i suoi coraggiosi compagni si
impegnavano con tutte le loro forze per respingere i nemici d’Israele
e di Dio.
Dopo la disfatta di Amalek, Dio si rivolse a Mosè: “Scrivi questo
fatto in un libro, perché se ne conservi il ricordo, e fa’ sapere a
Giosuè che io cancellerò interamente di sotto al cielo la memoria
di Amalek” (
Esodo 17:14
). Poco prima della sua morte, il grande
condottiero affidò al popolo questo solenne incarico: “Ricordati di
ciò che ti fece Amalek, durante il viaggio, quando usciste dall’Egitto:
com’egli ti attaccò per via, piombando per di dietro su tutti i deboli
che ti seguivano, quand’eri già stanco e sfinito, e come non ebbe
alcun timore di Dio... Cancellerai la memoria di Amalek di sotto al
cielo: non te ne scordare” (
Deuteronomio 25:17-19
). A proposito di
questo popolo malvagio, il Signore dichiarò: “La mano è stata alzata
contro il trono dell’Eterno...” (
Esodo 17:16
).
Gli amalechiti erano a conoscenza delle circostanze in cui Dio