Pagina 291 - Patriarchi e profeti (1998)

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La legge proclamata al Sinai
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lungati sulla terra che l’Eterno, l’Iddio tuo, ti dà” (
Esodo 20:12
). I
genitori hanno diritto a un amore e un rispetto del tutto particolari.
Dio ha affidato loro la responsabilità e la cura spirituale dei figli, e ha
voluto che i bambini considerino i genitori come suoi rappresentanti.
Chi rifiuta la legittima autorità dei genitori rifiuta l’autorità di Dio. Il
quinto comandamento non si limita a chiedere ai figli di ubbidire e
rispettare i genitori, ma anche di amarli teneramente, offrire loro un
sostegno che alleggerisca il peso delle preoccupazioni e un conforto
nella vecchiaia. In questo precetto è implicita l’idea del rispetto
per i pastori, i magistrati e per tutti coloro a cui Dio ha conferito
un’autorità. L’apostolo Paolo dice in proposito: “... È questo il primo
comandamento con promessa” (
Efesini 6:2
). Nella prospettiva di un
imminente ingresso in Canaan, questo comandamento costituiva per
Israele la promessa di un lungo soggiorno in quella terra; in realtà il
suo significato è ancora più ampio: la promessa infatti si rivolge al
popolo di Dio, in tutti i tempi, e riguarda l’eredità della vita eterna
in una terra liberata dalla maledizione del male.
“Non uccidere”. Tutte le azioni ingiuste che tendono ad abbre-
viare la vita, l’odio, la vendetta, l’indulgere in sentimenti che portano
a compiere ingiustizie verso gli altri o a desiderare il loro male -
“Chiunque odia il suo fratello è omicida...” (
1Giovanni 3:15
) - l’egoi-
smo e l’indifferenza verso il sofferente e il bisognoso, ogni sacrificio
inutile, il lavoro eccessivo che tende a minare la salute: tutto ciò, in
maniera più o meno evidente, costituisce una violazione del sesto
comandamento.
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“Non commettere adulterio”. Questo comandamento non vieta
soltanto le azioni immorali, ma anche i pensieri e i desideri sensuali
e tutto ciò che tende a provocarli. Dio ci chiede un’integrità che
non si limiti all’apparenza, ma si manifesti anche nei pensieri e
nei sentimenti più intimi e segreti. Il Cristo, che ha insegnato la
portata delle implicazioni e degli obblighi imposti dalla legge di
Dio, ha dichiarato che un pensiero cattivo e uno sguardo perverso
costituiscono in sé una colpa, esattamente come un’azione illecita.
“Non rubare”. In questo comandamento sono inclusi sia le tra-
sgressioni palesi sia quelle private. Così, sono compresi nella con-
danna i sequestri di persona, lo schiavismo, il furto, le rapine e si
proibiscono le guerre di conquista. In tutti i più piccoli affari della vi-
ta, Dio ci impone di praticare un’onestà scrupolosa. Ancora, l’ordine