Pagina 306 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
che Israele aveva stipulato con l’Eterno, e l’obbligo di ubbidienza
che esso imponeva, quella trasgressione sarebbe stata evitata. La
sua condiscendenza ai desideri del popolo, la pronta approvazione
con cui aveva accolto i progetti dei ribelli, incoraggiò gli israeliti
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a commettere un peccato molto più grave di quello a cui avevano
pensato.
Quando Mosè ritornò al campo, affrontò i colpevoli della rivolta.
Frantumando le sacre tavole della legge, egli aveva espresso tutto il
suo biasimo e la sua indignazione. Il popolo comprese allora quanto
la sua presa di posizione fosse distante dall’accondiscendenza e
dall’impassibilità dimostrate da suo fratello. Aronne aveva ormai
conquistato le simpatie del popolo. Egli tentò di giustificare la pro-
pria debolezza, attribuendo l’intera responsabilità della rivolta al
popolo stesso. Era stato costretto a cedere a causa delle pressioni dei
ribelli. Nonostante queste menzogne, gli israeliti lo ammirarono per
la sua condotta paziente e tollerante.
Dio però non giudica usando lo stesso metro di misura degli uo-
mini. Il carattere accomodante di Aronne, il suo desiderio di ottenere
la simpatia della gente gli impedirono di comprendere l’enormità del
crimine che aveva commesso. Il suo atteggiamento fornì un autore-
vole incoraggiamento alla trasgressione: l’errore di Aronne costò la
vita di migliaia di persone. La posizione assunta da Mosè fu molto
diversa da quella del fratello. La sua rigorosa ubbidienza alla volontà
divina, esprimeva un interesse per la salvezza d’Israele superiore
a qualsiasi preoccupazione riguardante il benessere personale, la
propria vita o i riconoscimenti pubblici.
Tra le colpe che Dio punirà, nessuna è più grave di quella com-
messa da chi incoraggia a compiere il male. Dio vuole che i credenti
manifestino lealtà e fedeltà condannando apertamente la trasgressio-
ne, anche se ciò può essere doloroso. Coloro che hanno l’onore di
eseguire un ordine divino, non devono dimostrarsi deboli e condi-
scendenti. Essi, piuttosto, devono evitare in ogni modo l’autoesalta-
zione: senza trascurare i doveri poco piacevoli, dovrebbero compiere
l’opera di Dio con rigorosa fedeltà. Anche se Dio aveva accettato le
preghiere di Mosè, risparmiando gli ebrei, la loro punizione sarebbe
stata esemplare. Se i sentimenti di ribellione e indisciplina che Aron-
ne aveva incoraggiato non fossero stati rapidamente soffocati, Israele
sarebbe scivolato nell’anarchia, e presto sarebbe andato incontro