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Patriarchi e profeti
solenne del crimine commesso. Nel prossimo futuro, gli israeliti sa-
rebbero stati chiamati ad attuare il giudizio di Dio sulle tribù vicine,
per le loro pratiche idolatriche. Allora i nemici d’Israele avrebbero
rimproverato a quel popolo che sosteneva di adorare l’Eterno come
loro Dio, di aver fatto un vitello e averlo adorato ad Horeb. Gli ebrei
avrebbero potuto riconoscere la gravità di quell’episodio, e tuttavia
la dimostrazione più efficace del fatto che quell’errore non era stato
tollerato e giustificato sarebbe stato il ricordo del terribile destino
dei trasgressori.
La condanna di questo peccato era imposta non solo da esigenze
di giustizia, ma anche dall’amore. Dio è il difensore e il sovrano del
suo popolo: Egli è deciso a distruggere quanti vogliono ribellarsi
contro di lui, perché non conducano alla rovina anche altri. Quando
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il Signore risparmiò la vita di Caino, dimostrò a tutto l’universo
quali sarebbero stati i risultati di un peccato tollerato e non punito.
L’influsso esercitato dalla vita e dagli insegnamenti di Caino sui suoi
discendenti provocò una tale corruzione da richiedere la distruzione
del mondo. La storia degli abitanti della terra, prima del diluvio,
dimostra che avere una vita lunga non è una benedizione per chi
commette azioni malvage. Dio, nella sua pazienza, non aveva posto
un limite alla malvagità dell’uomo: così, più egli viveva, maggiore
era il suo grado di corruzione.
Nella rivolta del Sinai la situazione era analoga. Se Dio non
avesse punito subito la trasgressione, avrebbe dovuto assistere alle
stesse conseguenze: gli uomini sarebbero diventati corrotti come ai
giorni di Noè. Il male che ne sarebbe derivato sarebbe stato più grave
di quello che seguì quando venne risparmiata la vita di Caino. Nella
sua generosità, il Signore permise la sofferenza di alcune migliaia
di persone per prevenire una condanna che avrebbe potuto colpire
milioni di individui. Per salvare molti, Dio ha dovuto punire pochi.
Inoltre, il popolo aveva infranto l’alleanza con Dio, e quindi non
poteva più contare sulla sua protezione: ciò lo avrebbe reso una
facile preda per i suoi numerosi e potenti nemici. Era necessario,
per il bene d’Israele e per dare una lezione alle generazioni future,
estirpare completamente il male e punire la trasgressione. Anche per
i colpevoli fu un bene che le loro azioni malvage venissero interrotte.
Infatti, se Dio li avesse risparmiati, la stessa volontà di ribellione che
avevano manifestato contro di lui li avrebbe portati a odiarsi e lottare