L’idolatria al Sinai
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fra loro, fino a eliminarsi a vicenda. Il male fu punito con rapida
e terribile severità, in nome dell’amore per il mondo, per Israele e
perfino per i trasgressori.
Quando il popolo si rese conto della gravità della sua colpa,
fu assalito dal terrore; tutti coloro che si erano ribellati temettero
di essere uccisi. Impietosito per la loro angoscia, Mosè promise
di intercedere per loro presso Dio ancora una volta. “... Voi avete
commesso un gran peccato” disse “ma ora io salirò all’Eterno; forse
otterrò che il vostro peccato vi sia perdonato” (
Esodo 32:30
). Si
presentò davanti a Dio, al quale confessò: “... Ahimè, questo popolo
ha commesso un gran peccato, e s’è fatto un dio d’oro; nondimeno,
perdona ora il loro peccato! Se no, deh, cancellami dal tuo libro che
hai scritto!”. “Colui che ha peccato contro di me”, rispose l’Eterno
“quello cancellerò dal mio libro! Or va, conduci il popolo dove t’ho
detto. Ecco, il mio angelo andrà dinanzi a te; ma nel giorno che verrò
a punire, io li punirò del loro peccato” (
Esodo 32:31-34
).
Nella preghiera di Mosè vengono citati i libri del cielo, dove
sono accuratamente registrati i nomi di tutti gli uomini, insieme
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alle loro azioni buone e malvage. Il libro della vita contiene infatti
i nomi di tutti coloro che hanno condotto una vita coerente con
gli insegnamenti di Dio. Chi si allontana da lui e con ostinazione
persiste nei propri errori, fino a diventare insensibile all’azione del-
lo Spirito Santo, nel giorno del giudizio sarà cancellato dal libro
della vita e sarà destinato alla distruzione. Mosè comprese quanto
terribile dovesse essere il destino dei peccatori. Piuttosto che vedere
il suo popolo respinto da Dio, avrebbe preferito essere considerato
colpevole per tutto Israele. Non poteva sopportare di vedere i giudizi
divini abbattersi su quel popolo, che era stato liberato in un modo
così prodigioso. L’intercessione di Mosè in difesa del popolo è un
esempio della mediazione che il Cristo compie per i peccatori; a
differenza di quanto accadde per il Cristo, il Signore non permise
a Mosè di subire le conseguenze della trasgressione altrui. “Colui
che ha peccato contro di me” disse “quello cancellerò dal mio libro”
(
Esodo 32:33
).
Con grande tristezza, gli ebrei seppellirono i loro morti: ben
tremila persone erano cadute sotto i colpi della spada, e subito dopo
la strage un flagello aveva colpito l’accampamento. Essi seppero
inoltre che la presenza divina non li avrebbe più accompagnati