Satana e la legge di Dio
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Dio proclamava la legge, l’angelo ribelle escogitava degli espedienti
per indurre gli ebrei a peccare. Voleva strappare a Dio il popolo che
aveva scelto, davanti a tutto l’universo. Se gli ebrei avessero ceduto
all’idolatria, ogni atto di culto sarebbe stato privo di significato.
L’uomo non può diventare migliore, se l’oggetto della sua devozione
non è più elevato e nobile di quanto non sia egli stesso; credere in
un simbolo inerte, costruito da lui stesso, non lo aiuterà a maturare.
Satana sperava che gli uomini dimenticassero la grandezza, la poten-
za e la dignità di Dio, arrivando a rappresentarlo con un’immagine
scolpita o addirittura a identificarlo con una bestia o un rettile. Essi
avrebbero dimenticato la loro origine, quell’impronta divina con
cui erano stati creati: allora si sarebbero umiliati fino a inchinarsi
davanti a oggetti insignificanti e spregevoli. Ormai privi di punti di
riferimento morali, si sarebbero abbandonati ai loro istinti peggiori
e Satana avrebbe avuto il sopravvento.
Già ai piedi del Sinai, Satana intraprese i suoi tentativi per minare
la validità della legge di Dio. Egli seguì la stessa strategia usata
con le creature del cielo. Durante i quaranta giorni in cui Mosè
rimase sul monte con Dio, Satana cercò di suscitare tra gli israeliti
il dubbio, l’apostasia e la ribellione. Mentre Dio scriveva la legge
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per stabilire un’alleanza con Israele, gli ebrei smentivano il loro
impegno di fedeltà, chiedendo un idolo d’oro. Quando Mosè ritornò,
dopo aver contemplato la potenza della gloria di Dio, portava con
sé la testimonianza dei princìpi che gli israeliti avevano giurato di
seguire. Il popolo, tuttavia, aveva scelto di sfidare gli ordini divini,
inchinandosi in adorazione davanti a un’immagine d’oro.
Inducendo gli ebrei a compiere un’azione così blasfema e offen-
siva nei riguardi dell’Eterno, Satana pensava di provocare la loro
rovina. Cadendo così in basso, essi dimostrarono di aver dimenticato
quali privilegi Dio aveva offerto loro. Satana era convinto che il
Signore, considerando le solenni e ripetute dichiarazioni di fedeltà
degli israeliti, li avrebbe abbandonati, condannandoli alla distru-
zione. In questo modo la discendenza di Abramo, che secondo la
promessa avrebbero dovuto diffondere la conoscenza del vero Dio,
si sarebbe estinta. Satana pensava così di evitare di essere sconfit-
to dal Redentore, che doveva nascere da quella stirpe. Egli aveva
pensato di distruggere Israele e annullare il progetto di Dio. Ancora
una volta, non realizzò il suo obiettivo. Nonostante il loro errore,