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Patriarchi e profeti
entrerete nella tenda di convegno, affinché non muoiate; sarà una
legge perpetua, di generazione in generazione; e questo perché pos-
siate discernere ciò che è santo da ciò che è profano, e ciò che è
impuro da ciò che è puro, e possiate insegnare ai figliuoli d’Israele
tutte le leggi che l’Eterno ha dato...” (
Levitico 10:9, 11
). L’uso di
vino e alcolici tende a indebolire il corpo e ad annebbiare la mente,
inibendo i freni morali; impedisce all’uomo di distinguere ciò che
è sacro e comprendere il carattere vincolante degli ordini divini.
Tutti coloro che occupano una posizione di responsabilità spirituale
devono mantenere una rigorosa temperanza, per poter scegliere con-
sapevolmente tra il bene e il male. Ciò permetterà loro di preservare
la fermezza di princìpi e la saggezza necessarie per formulare giudizi
corretti ed equilibrati.
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A ogni cristiano sono rivolti questi stessi avvertimenti; l’aposto-
lo Pietro infatti dichiara: “Ma voi siete una generazione eletta, un
real sacerdozio, una gente santa, un popolo che Dio s’è acquistato...”
(
1Pietro 2:9
). Dio ci chiede di salvaguardare ogni nostra facoltà
nel miglior modo possibile, così da rendere al nostro Creatore un
servizio decoroso. L’uso di bevande alcoliche conduce alle stesse
conseguenze subite da Nadab e Abihu. La coscienza diventa insensi-
bile al male, fino al punto da confondere il sacro con il profano. Da
qui l’avvertimento solenne rivolto ai credenti di tutti i secoli: “Non
sapete voi che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in
voi, il quale avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Poiché
foste comprati a prezzo; glorificate dunque Dio nel vostro corpo”
(
1Corinzi 6:19, 20
). “Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia
che facciate alcun’altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio” (
1Corinzi
10:31
). “Se uno guasta il tempio di Dio, Iddio guasterà lui; poiché il
tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi” (
1Corinzi 3:17
).
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