Pagina 351 - Patriarchi e profeti (1998)

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La legge e le alleanze
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ricevette segni di grande rispetto. L’onestà, l’altruismo, il coraggio,
la benevolenza che dimostrò erano un’espressione del carattere di
Dio. In Mesopotamia, in Canaan, in Egitto e perfino fra gli abitanti
di Sodoma, il Signore del cielo fu conosciuto attraverso questo suo
rappresentante.
Nello stesso modo, Dio scelse Giuseppe per farsi conoscere in
Egitto e in tutte le nazioni alleate con quel regno potente. Perché
il Signore decise di affidare a Giuseppe un incarico politico così
importante? Poteva seguire un’altra via, nel realizzare i suoi progetti
per i figli di Giacobbe. Ma il Signore voleva fare di Giuseppe un
suo testimone: l’alta posizione che egli ricoprì alla corte del faraone,
doveva ampliare la portata del suo influsso. La saggezza di Giu-
seppe, il suo senso di giustizia, la sua condotta onesta e generosa,
la dedizione dei suoi sforzi in favore degli egiziani - un popolo di
religione pagana - rivelavano in lui il carattere del Cristo. In quel
benefattore, a cui tutto l’Egitto manifestava riconoscenza, un’intera
nazione poteva contemplare l’amore del Dio Creatore e Redentore.
Anche Mosè fu una luce che il Signore accese davanti al trono del re
più potente della terra, perché la gente del paese potesse conoscere
il vero Dio. Il Signore si manifestò più volte agli egiziani, prima di
pronunciare su di loro il suo giudizio.
La liberazione d’Israele dalla schiavitù fu una straordinaria di-
mostrazione della potenza divina. La bellicosa popolazione della
città fortificata di Gerico fu assalita dal panico. “Non appena l’abbia-
mo udito il nostro cuore s’è strutto” disse Rahab “e non è più rimasto
coraggio in alcuno, per via di voi; poiché l’Eterno, il vostro Dio,
è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra” (
Giosuè 2:11
). Alcuni
secoli dopo l’esodo, i sacerdoti filistei invitarono il loro popolo a non
opporsi al Dio d’Israele, ricordando le piaghe che avevano colpito
l’Egitto.
Dio scelse il popolo d’Israele, lo benedì e lo rese potente e
temuto. Tuttavia, Egli non desiderava che gli ebrei ubbidissero alla
legge per ricevere dei privilegi e diventare gli esclusivi beneficiari
della grazia divina. Attraverso Israele, il Signore intendeva rivelarsi
a tutta l’umanità.
Per realizzare tutto ciò, Egli aveva ordinato agli ebrei di separarsi
dalle popolazioni circostanti, dedite a pratiche pagane.
Il culto degli idoli e i misfatti che accompagnavano questi riti