Pagina 364 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
poiché avete pianto agli orecchi dell’Eterno, dicendo: Chi ci farà
mangiare della carne? Stavamo pur bene in Egitto! Ebbene, l’Eterno
vi darà della carne, e voi ne mangerete. E ne mangerete non per
un giorno, non per due giorni, non per cinque giorni, non per dieci
giorni, non per venti giorni, ma per un mese intero, finché vi esca
per le narici e vi faccia nausea, poiché avete rigettato l’Eterno che
è in mezzo a voi, e avete pianto davanti a lui, dicendo: Poiché mai
siamo usciti dall’Egitto?” (
Numeri 11:18-20
).
Mosè allora esclamò: “Questo popolo, in mezzo al quale mi
trovo, novera seicentomila adulti, e tu hai detto: Io darò loro della
carne, e ne mangeranno per un mese intero! Si scanneranno per loro
greggi ed armenti in modo che n’abbiano abbastanza? O si radunerà
per loro tutto il pesce del mare in modo che n’abbiano abbastanza?”
(
Numeri 11:21, 22
).
Dio rispose rimproverandolo per la sua sfiducia: “... La mano
dell’Eterno è forse raccorciata? Ora vedrai se la parola che t’ho
detta s’adempia o no” (
Numeri 11:23
). Mosè ripeté al popolo le
parole del Signore e annunciò la nomina dei settanta anziani. Il
compito affidato a questi uomini è un esempio di profonda onestà
anche per i giudici e i legislatori contemporanei: “... Ascoltate le
cause de’ vostri fratelli, e giudicate con giustizia le questioni che
uno può avere col fratello o con lo straniero che sta da lui. Nei vostri
giudizi non avrete riguardi personali; darete ascolto al piccolo come
al grande; non temerete alcun uomo, poiché il giudizio appartiene a
Dio...” (
Deuteronomio 1:16, 17
).
Così Mosè convocò i settanta presso il santuario. “E l’Eterno
scese nella nuvola e gli parlò; prese dello spirito ch’era su di lui,
e lo mise sui settanta anziani; e avvenne che, quando lo spirito si
fu posato su loro, quelli profetizzarono...” (
Numeri 11:25
). Come
i discepoli nel giorno della Pentecoste, essi furono investiti della
“potenza dall’alto”. Il Signore li stava preparando a svolgere il
loro compito e volle onorarli davanti all’intera comunità d’Israele.
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Con questa manifestazione pubblica, Egli intendeva evidenziare la
sacralità del loro mandato, per affiancarli a pieno titolo a Mosè nel
governo d’Israele.
Egli ebbe allora una nuova occasione per manifestare il suo
altruismo e la sua nobiltà d’animo. Due dei settanta anziani, non
considerandosi degni di occupare una posizione di così grande re-