Le dodici spie
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ribellarsi ai suoi ordini. Decisero di invadere e occupare Canaan:
forse il Signore avrebbe accettato la loro iniziativa, abbandonando
l’intenzione di punirli.
Per il Signore la conquista di quella terra doveva rappresentare
un privilegio e un dovere per gli israeliti: a causa del loro ostinato
rifiuto, essi persero questa opportunità. Satana era riuscito nel suo
intento: prima impedendo agli ebrei di entrare nella terra promessa e
poi spingendoli alla stessa impresa di fronte alla quale in precedenza
si erano ribellati. Con questa nuova ribellione, l’inganno di Satana
ebbe completo successo.
Al ritorno delle spie il popolo, convinto di non essere abbastanza
forte per conquistare Canaan, non aveva avuto fiducia nel potere di
Dio; ora, invece, tutti erano convinti di riuscire a impadronirsene
senza l’aiuto di nessuno. “Abbiam peccato contro l’Eterno” gridaro-
no “noi saliremo e combatteremo interamente come l’Eterno, l’Iddio
nostro, ci ha ordinato...” (
Deuteronomio 1:41
). La disubbidienza li
aveva resi completamente ciechi. Il Signore non aveva mai ordinato
di “salire e combattere”: gli israeliti non avrebbero dovuto usare la
violenza, per conquistare la terra promessa. Il loro unico compito
consisteva nella fedeltà agli ordini divini.
Benché il pentimento degli ebrei fosse solo superficiale, essi ave-
vano confessato la propria colpa, che consisteva nell’aver ascoltato
il falso rapporto delle dieci spie. Ora comprendevano il valore dei
benefici che con tanta leggerezza avevano respinto. Ammisero di
essere responsabili dell’esclusione da Canaan, perché non avevano
creduto in Dio. Dissero: “Abbiamo peccato”, riconoscendo di es-
sere gli unici colpevoli e di aver agito ingiustamente nei confronti
del Signore, accusandolo di non aver adempiuto alle sue promesse.
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Benché questa confessione non nascesse da un reale pentimento,
essa ristabiliva la verità, riguardo al comportamento dell’Eterno nei
confronti d’Israele.
Ancora oggi Dio agisce nello stesso modo, per portare gli uo-
mini a riconoscere la sua giustizia. Talvolta, coloro che sostengono
di amare il Signore si lamentano perché non comprendono il suo
intervento: svuotano di significato le sue promesse e infine cedono al
male, collaborando con gli agenti di Satana per ostacolare i propositi
divini. Dio allora guida gli eventi in modo tale da indurre queste
persone - al di là di un reale pentimento - a riconoscere la propria