Pagina 400 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
di Dio e dell’Agnello, lo stesso invito viene rivolto agli uomini di
tutti i tempi: “... Chi vuole, prenda in dono dell’acqua della vita”
(
Apocalisse 22:17
).
Poco prima dell’arrivo d’Israele a Kades, il limpido ruscello
che per così tanti anni era sgorgato accanto all’accampamento, si
seccò. Dio voleva mettere alla prova gli israeliti. In quella situazione
critica, il loro comportamento avrebbe dimostrato se avevano fede
nell’intervento divino o se erano scettici come i loro padri.
Davanti a loro si profilavano le colline di Canaan; ancora pochi
giorni di marcia e avrebbero raggiunto i confini della terra promessa.
Erano ormai molto vicini a Edom, la terra che apparteneva ai
discendenti di Esaù: per raggiungere Canaan era necessario attraver-
sarla. Mosè ricevette quest’ordine: “... Volgetevi verso settentrione.
E dà quest’ordine al popolo: Voi state per passare i confini de’ fi-
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gliuoli d’Esaù, vostri fratelli che dimorano in Seir; ed essi avranno
paura di voi... Comprerete da loro a danaro contante le vettovaglie
che mangerete, e comprerete pure da loro con tanto denaro l’acqua
che berrete” (
Deuteronomio 2:3, 4, 6
).
Queste direttive erano sufficienti a spiegare il motivo dell’inter-
ruzione della fornitura di acqua: Edom era infatti un paese fertile,
ricco di corsi d’acqua e costituiva la via più diretta per raggiungere
la terra di Canaan. Dio aveva promesso agli israeliti che avrebbero
attraversato il paese del tutto indisturbati; durante il tragitto avreb-
bero avuto la possibilità di procurarsi cibo e acqua per il fabbisogno
di tutti. La scomparsa del torrente miracoloso rappresentava dunque
un motivo di gioia, perché annunciava la fine delle lunghe marce
attraverso il deserto. Se gli israeliti non si fossero fatti condizionare
dallo scetticismo, avrebbero capito. Ma ora, quella che avrebbe do-
vuto essere una prova dell’adempimento della promessa di Dio, fu
invece fonte di dubbi e lamentele. Il popolo aveva abbandonato ogni
speranza di entrare in possesso della terra di Canaan e reclamava i
benefici di cui aveva usufruito nel deserto.
Prima che Dio permettesse agli israeliti di entrare nella terra di
Canaan, essi avrebbero dovuto dimostrare di credere nella sua pro-
messa. L’acqua cessò di scorrere proprio prima che Israele arrivasse
in Edom: era un’occasione per affidarsi alla fede nel Signore, al di là
di ogni realtà contingente. Ma alla prima difficoltà gli ebrei manife-
starono lo stesso atteggiamento ingrato e ribelle dei loro padri. Non