La roccia simbolica
399
una volta, per raffigurare il sacrificio di Gesù, avvenuto una volta
per sempre. A Kades doveva essere sufficiente parlare alla roccia,
come anche noi dobbiamo semplicemente chiedere le benedizioni
nel nome di Gesù. Colpire una seconda volta la roccia significava
annullare questo magnifico simbolismo.
Oltre a questo, Mosè e Aronne si erano arrogati un potere che
appartiene solo a Dio. La necessità di un intervento divino rende-
va quel momento del tutto eccezionale e solenne. Le due massime
autorità d’Israele avrebbero dovuto sottolinearlo, offrendo al po-
polo un esempio di fede e rispetto per il Signore. Invece Mosè e
Aronne si lasciarono trasportare dalla collera e gridarono: “Vi fa-
rem noi uscire dell’acqua da questo sasso?”. Nella domanda, quei
due uomini fragili e dominati dall’impulsività si erano sostituiti a
Dio, come se avessero il potere di compiere un miracolo. Stanco
per le continue proteste e ribellioni del popolo, Mosè aveva dimen-
ticato l’aiuto dell’Onnipotente. Privato del sostegno divino, aveva
permesso che il ricordo della sua vita fosse oscurato da un gesto di
debolezza. Avrebbe potuto mantenere un comportamento integro,
fermo e disinteressato; invece, commise un errore proprio alla fine
della sua esperienza come guida d’Israele. Mosè offese davanti a
tutto il popolo quel Dio che avrebbe dovuto glorificare e onorare.
Il Signore non condannò nessuna delle persone che, con il loro
atteggiamento, avevano provocato la collera di Mosè e Aronne.
Il rimprovero colpì esclusivamente coloro che avrebbero dovuto
rappresentare Dio davanti a Israele, perché non avevano dimostrato
rispetto per lui. Mosè e Aronne si erano sentiti così colpiti dalle
proteste degli israeliti che le avevano percepite come un’offesa
personale, mentre in realtà esse erano dirette contro Dio. Pensando
a se stessi, essi avevano cercato di attirare le simpatie della gente: il
loro errore era stato inconsapevole, ma aveva impedito che il popolo
comprendesse la gravità della propria ribellione.
[353]
Il giudizio di Dio li umiliò e amareggiò profondamente. “L’Eter-
no disse a Mosè e ad Aronne: Siccome non avete avuto fiducia in me
per dar gloria al mio santo nome agli occhi dei figliuoli d’Israele, voi
non introdurrete questa raunanza nel paese che io le do” (
Numeri
20:12
).
Sarebbero morti insieme agli altri israeliti della precedente ge-
nerazione, prima di attraversare il Giordano. Se Mosè e Aronne