La creazione
37
voli occupazioni non sarebbero state sufficienti a dargli la felicità.
Neppure la compagnia degli angeli avrebbe potuto soddisfare il suo
desiderio di simpatia e amicizia. Non esisteva ancora alcun essere
che potesse amarlo e ricevere il suo amore.
Fu Dio stesso a dare una compagna ad Adamo. Gli procurò “un
aiuto... convenevole” che condividesse la sua natura, potesse stargli
[32]
accanto, comprenderlo e amarlo. La prima donna fu creata da una
costola presa dal fianco dell’uomo. Ciò significava che non avrebbe
dovuto dominarlo, né essere considerata inferiore a lui. Sarebbe
stata al suo fianco, con pari dignità: una compagna da proteggere e
amare, parte di lui, ossa delle sue ossa, carne della sua carne. Eva
era il suo secondo io: con lei Adamo avrebbe dovuto realizzare una
stretta unione, un affetto profondo, secondo l’ideale che Dio aveva
concepito per la relazione coniugale. “Poiché niuno ebbe mai in
odio la sua carne; anzi la nutre e la cura teneramente...” (
Efesini
5:29
). “Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla
sua moglie, e saranno una stessa carne” (
Genesi 2:24
).
Il matrimonio fu dunque istituito da Dio che celebrò la prima
unione tra un uomo e una donna. “Sia il matrimonio tenuto in ono-
re...” (
Ebrei 13:4
), diceva l’apostolo Paolo. Esso fu infatti uno dei
primi doni di Dio all’umanità, l’istituzione che, insieme al sabato,
Adamo portò con sé al di là delle porte dell’Eden, dopo la caduta.
Quando nel matrimonio i princìpi divini sono riconosciuti e rispet-
tati, esso diventa una benedizione. Assicura l’integrità e la felicità
dell’uomo, soddisfa le sue esigenze sociali, lo nobilita dal punto di
vista fisico, psichico e morale.
“E l’Eterno Iddio piantò un giardino in Eden, in oriente, e quivi
pose l’uomo che aveva formato” (
Genesi 2:8
). Tutte le cose create
erano di una bellezza perfetta: sembrava non mancasse nulla per
garantire la felicità della coppia. Il Creatore dimostrò tuttavia una
premura ancora maggiore, preparando per loro, come dimora, un
giardino particolare. Vi erano alberi di ogni tipo e belle piante
rampicanti che si slanciavano verso l’alto, ricurve per il peso dei
frutti invitanti. Adamo ed Eva intrecciarono i rami delle piante
per formare dei pergolati e in questo modo costruirono una casa
dalle pareti di foglie e frutti. Una grande varietà di fiori profumati
abbelliva il giardino, in mezzo al quale si trovava un albero di una
bellezza straordinaria: l’albero della vita. I suoi frutti sembravano