Pagina 410 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
Il deserto era delimitato da una catena montuosa, lungo la quale sor-
geva il monte Hor. Quella cima sarebbe stata il luogo della morte e
della sepoltura di Aronne. Quando gli israeliti giunsero ai piedi della
montagna, Mosè ricevette da Dio questo ordine: “Prendi Aronne ed
Eleazar suo figliuolo e falli salire sul monte Hor. Spoglia Aronne
de’ suoi paramenti, e rivestine Eleazar suo figliuolo; quivi Aronne
sarà raccolto presso il suo popolo, e morrà” (
Numeri 20:25, 26
).
I due fratelli salirono a fatica lungo i fianchi dell’alta montagna,
accompagnati dal giovane Eleazar. Mosè e Aronne avevano ormai
centovent’anni: i loro capelli erano bianchi come la neve. Avevano
vissuto una vita lunga e intensa, caratterizzata dalle prove più dure e
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dai più alti onori che potessero capitare a degli esseri umani. Erano
uomini estremamente dotati: le loro capacità si erano sviluppate,
moltiplicate e affinate per il continuo contatto con l’Essere infinito.
Per tutta la vita erano stati strumenti di Dio al servizio dei propri
simili; nell’espressione dei loro volti traspariva con evidenza una
grande forza intellettuale, fermezza e nobiltà di intenti e profondi
sentimenti.
Per molti anni Mosè e Aronne avevano portato insieme il peso
delle preoccupazioni e della fatica. Avevano affrontato i numerosi pe-
ricoli che si erano presentati e avevano condiviso grandi benedizioni
divine. Tuttavia, era giunto il momento di separarsi. Camminavano
lentamente, perché ogni momento che rimaneva loro da vivere era
prezioso. Il sentiero era scosceso e faticoso, e spesso i due fratelli
si fermarono a riposare, intrattenendosi a parlare del passato e del
futuro. Davanti a loro, a perdita d’occhio, si estendeva il deserto in
cui avevano vagato così a lungo; la pianura sottostante era occupata
dalle innumerevoli tende degli israeliti. Alla felicità di quel popolo
Mosè e Aronne avevano dedicato la maggior parte della vita: questo
era stato il loro obiettivo più importante, e per raggiungerlo avevano
compiuto grandi sacrifici. Laggiù, oltre le montagne di Edom, vi
era la strada che conduceva alla terra promessa. I due fratelli non
avrebbero mai gioito della bellezza di quel paese. Non provavano
alcun sentimento di ribellione: nel loro ultimo colloquio non vi fu
alcun accenno di protesta. Eppure, al pensiero di ciò che li aveva
privati dell’eredità dei loro padri, sul volto di Mosè e Aronne si posò
l’ombra di una profonda tristezza.
Aronne aveva concluso la sua opera per Israele. Quarant’anni