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Patriarchi e profeti
che gli stava davanti: non sapeva che Dio stava ostacolando il suo
cammino. Esasperato, picchiò senza pietà l’asina, costringendola
ad avanzare. L’Angelo si presentò per la terza volta, “in un luogo
stretto dove non c’era modo di volgersi né a destra né a sinistra”
(
Numeri 22:26
): il suo aspetto era così terribile che l’asina ne fu
terrorizzata e si fermò definitivamente, abbattendosi a terra sotto il
peso del suo cavaliere. Furibondo, Balaam colpì l’asina più crudel-
mente di prima, ma Dio fece parlare l’animale, in modo miracoloso,
e “un’asina muta, parlando con voce umana, represse la follia del
profeta” (
2Pietro 2:16
). “... Che t’ho io fatto” disse l’asina “che tu
mi percuoti già per la terza volta?” (
Numeri 22:28
).
Balaam era così infuriato per il ritardo sul tempo previsto per
il viaggio, che rispose all’asina come se si rivolgesse a un essere
intelligente: “Perché ti sei fatta beffe di me. Ah se avessi una spada
in mano! T’ammazzerei sull’attimo” (
Numeri 22:29
). L’uomo che
veniva considerato un “profeta” e che avrebbe dovuto pronunciare
la maledizione su un popolo intero per paralizzarne le forze, non
poteva neppure uccidere l’animale che stava cavalcando! Il velo che
nascondeva l’Angelo alla vista di Balaam fu tolto: vedendo quella
creatura divina con la spada sguainata, pronta a ucciderlo, egli rimase
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terrorizzato, “s’inchinò e si prostrò con la faccia in terra”. L’Angelo
gli disse: “Perché hai percossa la tua asina già tre volte? Ecco, io
sono uscito per farti ostacolo, perché la via che batti è contraria al
voler mio; e l’asina m’ha visto ed è uscito di strada davanti a me
queste tre volte; se non fosse uscita di strada davanti a me, certo io
avrei già ucciso te e lasciato in vita lei” (
Numeri 22:32, 33
).
Balaam doveva la vita al povero animale che aveva percosso con
tanta crudeltà. Egli aveva preteso di essere un profeta dell’Eterno, e
sosteneva di essere illuminato da una rivelazione divina; affermava
di aver visto la “visione dell’Altissimo”, ma era così accecato dalla
sete di denaro e dall’ambizione da non riuscire a scorgere l’Angelo di
Dio, che perfino la sua asina aveva visto. “L’Iddio di questo secolo ha
accecato le menti... degli increduli” (
2Corinzi 4:4
). Quante persone,
oggi, sono cieche! Si avventurano in sentieri proibiti, trasgredendo
la legge divina, e non riescono a comprendere che Dio e i suoi
angeli sono contro di loro. Come Balaam, si scagliano contro quanti
vorrebbero evitare la loro rovina.
Il modo in cui Balaam aveva trattato la sua asina rivelava la sua