La creazione
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osservare e meditare le opere di Dio e la sua bontà, per ricordarsi
del Creatore e risvegliare in lui la gratitudine per la possibilità di
godere di tutto ciò che li circondava.
Dando agli uomini il giorno del riposo, il Signore offriva loro
l’opportunità di ammirare la natura, che attesta l’esistenza di un Dio
vivente, Signore di tutto e di tutti. “I cieli raccontano la gloria di Dio
e il firmamento annunzia l’opera delle sue mani. Un giorno sgorga
parole all’altro, una notte comunica conoscenza all’altra” (
Salmo
19:1, 2
). La bellezza della terra è una manifestazione dell’amore
divino. Le colline eterne, gli alberi maestosi, i germogli che si schiu-
dono, i fiori delicati: tutto ci parla di Dio. Il sabato ricorderà sempre
all’uomo colui che ha creato tutto questo e lo indurrà a cercare nella
natura l’impronta della saggezza, della potenza e dell’amore di Dio.
Anche se creati santi e innocenti, i nostri progenitori non furono
preservati dal pericolo di compiere errori. Dio li aveva dotati di una
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responsabilità morale indipendente; essi erano capaci di compren-
dere la sua generosità e sapienza e quindi la legittimità delle sue
richieste. Erano liberi di accettare o rifiutare di ubbidirgli. Avrebbero
potuto avere il privilegio di comunicare con Dio e con gli angeli per
sempre, ma prima di raggiungere definitivamente questa condizione
la loro lealtà verso il Creatore sarebbe stata messa alla prova.
All’inizio dell’esistenza dell’uomo, fu posto un freno all’egoi-
smo, la causa fondamentale della fatale caduta di Satana. L’albero
della conoscenza era vicino all’albero della vita, in mezzo al giar-
dino: esso avrebbe rappresentato per i nostri progenitori una prova
di ubbidienza, fede e amore. Dio aveva permesso loro di mangia-
re ogni tipo di frutto del giardino, eccetto quello dell’albero della
conoscenza del bene e del male. La trasgressione di questo ordine
avrebbe implicato la loro morte. Adamo ed Eva sarebbero stati espo-
sti alla tentazione di Satana: tuttavia se avessero superato la prova si
sarebbero definitivamente sottratti al suo potere e avrebbero goduto
per sempre della protezione di Dio.
Il Signore ha istituito la legge perché essa rappresenta una con-
dizione indispensabile per l’esistenza dell’uomo. Non vi può essere
alcun governo senza legge: l’uomo è soggetto all’autorità divina. Dio
avrebbe potuto creare un essere incapace di trasgredire la sua legge;
avrebbe potuto impedire ad Adamo di toccare il frutto proibito, ma
in questo caso egli sarebbe stato un semplice automa, senza alcuna