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Patriarchi e profeti
zone della terra in cui l’uomo è arrivato. Dalle regioni artiche a
quelle tropicali, vivono in climi caldi e sfidano quelli freddi; si
ergono in tutta la loro altezza lungo le rive dei fiumi, come anche
nelle pianure desertiche e bruciate dal sole. Fanno penetrare le loro
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radici molto in profondità nelle rocce delle montagne, sfidando la
furia della tempesta. Quando tutti gli altri alberi muoiono, con il
sopraggiungere del freddo invernale, le loro foglie si mantengono
fresche e verdi. Il cedro del Libano, che si distingue fra tutti gli altri
alberi per la sua imponenza e la sua solidità, è il simbolo di coloro la
cui vita è “nascosta con Cristo in Dio” (
Colossesi 3:3
). Le Scritture
dicono: “Il giusto... crescerà come il cedro del Libano” (
Salmo
92:12
). Dio ha scelto il cedro come re della foresta. “I cipressi
non uguagliavano i suoi ramoscelli e i platani non erano neppure
come i suoi rami...” (
Ezechiele 31:8
). Nell’Eden, nessun albero lo
uguagliava. Il cedro è spesso ricordato come emblema della regalità,
e il fatto che nelle Scritture rappresenti l’uomo integro, dimostra
come il Signore considera chi ubbidisce alla sua volontà.
Balaam profetizzò che il Re d’Israele sarebbe stato più grande
e più potente di Agag. Questo era il nome che veniva dato ai re di
Amalek, un popolo allora molto forte. Infatti, se gli ebrei fossero
rimasti fedeli a Dio, avrebbero sottomesso tutti i loro nemici. Il Re
d’Israele, invocato dalla profezia di Balaam, era il Figlio di Dio. Un
giorno Egli avrebbe regnato sulla terra con una potenza che avrebbe
oscurato la gloria di tutte le nazioni.
Quando Balak ebbe ascoltato le parole del profeta, fu sopraffatto
dalla delusione, dalla paura e dalla rabbia. Era esasperato al pensiero
che Balaam non avesse dato neppure un solo responso incoraggiante
e favorevole; tutto gli era contro, ed egli disprezzò l’atteggiamento
ambiguo del profeta, dando libero sfogo alla propria collera: “Or
dunque fuggitene a casa tua! Io avevo detto che ti colmerei di onori;
ma, ecco, l’Eterno ti rifiuta gli onori” (
Numeri 24:11
).
Balaam rispose ricordando al re di averlo già avvertito: avrebbe
annunciato solo messaggi provenienti da Dio. Prima di ritornare al
suo paese, il profeta pronunciò una bellissima e sublime profezia
riguardante il Redentore del mondo e la distruzione finale dei nemici
di Dio: “Lo vedo, ma non ora; lo contemplo, ma non vicino: un
astro sorge da Giacobbe, e uno scettro s’eleva da Israele, che colpirà
Moab da un capo all’altro e abbatterà tutta quella razza turbolenta”