Balaam
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(
Numeri 24:17
).
Balaam terminò la profezia preannunciando la completa distru-
zione dei popoli di Moab e di Edom, di Amalek e dei Kenei, la-
sciando il re moabita nel più completo sconforto. Il profeta aveva
ormai perso il favore del re, e con esso ogni speranza di ricchezze e
onori; inoltre, era consapevole di aver provocato il dispiacere divino.
Balaam abbandonò dunque la missione che aveva scelto; giunto a
casa, la potenza dello Spirito Santo lo lasciò. La sua avidità, ora
priva di controllo, ebbe il sopravvento. Era pronto a ricorrere a qual-
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siasi mezzo, pur di ottenere la ricompensa promessagli da Balak.
Balaam sapeva che la prosperità degli israeliti dipendeva dalla loro
ubbidienza a Dio: solo inducendoli alla trasgressione sarebbe sta-
to possibile distruggerli. Decise allora di riconquistare il favore di
Balak suggerendo ai moabiti un piano per attirare la maledizione di
Dio su Israele.
Ritornò immediatamente nel paese di Moab e sottopose il suo
piano al re. Anche i moabiti erano convinti che finché Israele fosse
rimasto fedele a Dio, sarebbe stato invincibile. Il piano di Balaam
prevedeva che gli israeliti partecipassero ai riti pagani, allontanando-
si dalla protezione di Dio. Se qualcuno li avesse indotti a praticare i
rituali immorali del culto di Baal e Astarte, l’onnipotente Yahweh,
loro protettore, sarebbe diventato loro nemico, e in breve tempo
gli ebrei sarebbero caduti nelle mani delle bellicose popolazioni
circostanti. Il re di Moab accettò subito il piano e Balaam rimase al
suo fianco per assisterlo, in attesa dei risultati.
Il diabolico complotto ebbe successo: Balaam vide la maledi-
zione di Dio colpire migliaia di israeliti; ma la stessa giustizia che
puniva le colpe degli ebrei non dimenticò gli artefici della trappola.
Balaam rimase ucciso nella battaglia tra Israele e i madianiti. Quan-
do aveva esclamato: “Possa io morire della morte dei giusti, e possa
la mia fine essere simile alla loro!” aveva avuto il presentimento che
la sua fine fosse vicina. Purtroppo egli non aveva scelto di vivere
una vita onesta e condivise il destino dei nemici di Dio.
La sorte di Balaam assomiglia a quella di Giuda. Questi due
uomini avevano un carattere molto simile. Tentavano di servire Dio
e contemporaneamente soddisfare la sete di denaro e così andarono
incontro a una evidente sconfitta. Balaam conosceva il vero Dio
e sosteneva di ubbidirgli. Anche Giuda credeva che Gesù fosse il