La ricapitolazione della legge
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questa legge ch’io vi espongo quest’oggi?” (
Deuteronomio 4:7, 8
).
Anche oggi potrebbe essere ripetuta la sfida lanciata a Israele. Le
leggi che Dio aveva dato al suo popolo, che presentano l’impronta
divina, erano più sagge e umane di quelle delle nazioni più civilizzate
della terra che portano il marchio delle debolezze e delle passioni di
un cuore inconvertito.
“L’Eterno vi ha presi, v’ha tratti fuori dalla fornace di ferro,
dall’Egitto, perché foste un popolo che gli appartenesse” (
Deute-
ronomio 4:20
), dichiarò Mosè. Poi descrisse loro il paese in cui
sarebbero entrati e di cui avrebbero preso possesso, a condizione
che avessero ubbidito alla legge di Dio. L’ardore con cui parlava e le
immagini che usava, toccarono profondamente i cuori degli israeliti
che si ricordarono che era stato il loro peccato a escluderli da quella
terra.
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“Il tuo Dio, l’Eterno, sta per farti entrare in un buon paese” (
Deu-
teronomio 8:7
), disse Mosè. “... Non è come il paese d’Egitto donde
siete usciti, e nel quale gettavi la tua semenza e poi lo annaffiavi
coi piedi, come si fa d’un orto; ma il paese di cui andate a prende-
re possesso è un paese di monti e di valli, che beve l’acqua della
pioggia che vien dal cielo” (
Deuteronomio 11:10, 11
). “Paese di
corsi d’acqua, di laghi e di sorgenti che nascono nelle valli e nei
monti; paese di frumento, d’orzo, di vigne, di fichi e di melagrani;
paese d’ulivi da olio e di miele; paese dove mangerai del pane a
volontà, dove non ti mancherà nulla; paese dove le pietre son ferro,
e dai cui monti scaverai il rame” (
Deuteronomio 8:7-9
). “Paese del
quale l’Eterno, il tuo Dio, ha cura, e sul quale stanno del continuo
gli occhi dell’Eterno, del tuo Dio, dal principio dell’anno sino alla
fine” (
Deuteronomio 11:12
).
“E quando l’Eterno, l’Iddio tuo t’avrà fatto entrare nel paese che
giurò ai tuoi padri, Abrahamo, Isacco e Giacobbe, di darti; quando
t’avrà menato alle grandi e buone città che tu non hai edificate,
alle case piene d’ogni bene che tu non hai riempite, alle cisterne
scavate che tu non hai scavate, alle vigne e agli uliveti che tu non hai
piantati, e quando mangerai e sarai satollo, guardati dal dimenticare
l’Eterno...” (
Deuteronomio 6:10, 11
). “Guardatevi dal dimenticare
il patto che l’Eterno, il vostro Dio, ha fermato con voi... poiché
l’Eterno, il tuo Dio, è un fuoco consumante, un Dio geloso... Se vi
corrompete... Se fate ciò che è male agli occhi dell’Eterno... voi