Pagina 450 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
ben presto perirete, scomparendo dal paese di cui andate a prender
possesso al di là del Giordano” (
Deuteronomio 4:23-26
).
Dopo aver di nuovo annunciato pubblicamente la legge, Mosè
completò l’opera di stesura delle leggi, degli statuti e delle prescri-
zioni che Dio gli aveva dato, insieme a tutte le regole riguardanti
il sistema dei sacrifici. Il libro contenente queste regole fu affidato
alla custodia di appositi ufficiali e, per sicurezza, depositato a fianco
dell’arca. Nonostante ciò, il grande condottiero, temendo ancora che
il popolo si allontanasse da Dio, si rivolse loro con tono appassiona-
to, presentando le benedizioni che avrebbero ricevuto se avessero
ubbidito, e le maledizioni che li avrebbero colpiti in caso contrario.
“Purché tu ubbidisca diligentemente alla voce dell’Eterno, ch’è
tuo Dio, avendo cura di mettere in pratica tutti i suoi comandamenti,
che oggi ti do” (
Deuteronomio 15:5
), “sarai benedetto nelle città e
sarai benedetto nella campagna. Benedetto sarà il frutto delle tue
viscere, il frutto del tuo suolo e il frutto del tuo bestiame... benedetti
saranno il tuo paniere e la tua madia. Sarai benedetto al tuo entrare e
benedetto al tuo uscire. L’Eterno farà sì che i tuoi nemici, quando si
leveranno contro di te, siano sconfitti dinanzi a te; usciranno contro
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a te per una via e per sette vie fuggiranno dinanzi a te. L’Eterno
ordinerà alla benedizione d’esser teco nei tuoi granai e in tutto ciò a
cui metterai mano...” (
Deuteronomio 28:3-8
).
“Ma se non ubbidisci alla voce dell’Eterno, del tuo Dio, se non
hai cura di mettere in pratica tutti i suoi comandamenti e tutte le sue
leggi che oggi ti do, avverrà che tutte queste maledizioni avverranno
su te” (
Deuteronomio 28:15
), “e diverrai lo stupore, il proverbio
e la favola di tutti i popoli fra i quali l’Eterno t’avrà condotto”
(
Deuteronomio 28:37
). “L’Eterno ti disperderà fra tutti i popoli, da
un’estremità della terra sino all’altra; e là servirai ad altri dèi, che
né tu né i tuoi padri avete mai conosciuti: al legno e alla pietra. E
fra quelle nazioni non avrai requie, e non vi sarà luogo di riposo per
la pianta dei tuoi piedi; ma l’Eterno ti darà quivi un cuor tremante,
degli occhi che si spegneranno e un’anima languente. La tua vita
ti starà dinanzi come sospesa; tremerai notte e giorno, e non sarai
sicuro della tua esistenza. La mattina dirai: Fosse pur sera!, e la
sera dirai: Fosse pur mattina! a motivo dello spavento ond’avrai
pieno il cuore, e a motivo delle cose che vedrai cogli occhi tuoi”
(
Deuteronomio 28:64-67
).