Pagina 458 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
prove della sua vita se paragonati a quelli del Figlio di Dio! Quanto
erano lievi, rispetto a quel “grande, smisurato, eterno peso di gloria”
(
2Corinzi 4:17
). Gioì perché, anche se in misura ridotta, gli era stato
concesso di partecipare alle sofferenze del Cristo.
Mosè vide i discepoli di Gesù annunciare il messaggio del Vange-
lo al mondo. Comprese che, nonostante il popolo d’Israele “secondo
la carne” non fosse riuscito a raggiungere l’ideale a cui Dio lo aveva
chiamato - non diventando la luce del mondo, disprezzando la mi-
sericordia divina, non ricevendo le benedizioni come popolo eletto
- il Signore non aveva respinto i discendenti di Abramo. Il piano
glorioso che l’Eterno voleva che Israele eseguisse, doveva essere
adempiuto. Tutti coloro che grazie al Cristo sarebbero diventati figli
della fede, sarebbero stati considerati progenie di Abramo, eredi
del patto. Come Abramo, essi sarebbero stati chiamati a custodire
e a far conoscere al mondo la legge di Dio e il messaggio di suo
Figlio. Mosè vide brillare la luce del Vangelo, che i discepoli di Gesù
annunciavano a coloro che “giacevano... nell’ombra” (
Matteo 4:16
),
e davanti al quale vide schierarsi, dai paesi dei gentili, migliaia di
persone. Si rallegrò per la crescita e la prosperità d’Israele.
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In un’altra scena gli fu mostrata l’opera che compiva Satana per
indurre gli ebrei a respingere il Cristo, pur professando di onorare la
legge del Padre. Vide cadere anche il mondo cristiano nello stesso
inganno: affermando di accettare il Cristo e respingendo la legge di
Dio; e mentre prima aveva sentito i sacerdoti e gli anziani gridare:
“Crocifiggilo, Crocifiggilo!”, ora coloro che si professavano cristiani
gridavano: “Eliminate la legge!”. Vide il comandamento del sabato,
calpestato e sostituito da una falsa istituzione, e ancora una volta
Mosè, meravigliato, inorridì. Come potevano affermare di credere in
Cristo e temere Dio respingendo la legge annunciata dalla sua stessa
voce sul monte sacro e su cui è fondato il governo dei cieli e della
terra? Mosè constatò con gioia che almeno alcuni fedeli onoravano
ed esaltavano la legge di Dio. Egli vide l’ultima grande lotta in cui
le potenze terrene cercavano di distruggere coloro che osservavano
la legge. Vide il tempo in cui Dio avrebbe punito gli abitanti della
terra per la loro malvagità, proteggendo nel giorno dell’ira divina
coloro che rispettavano il suo nome. Udì il patto di pace stipulato da
Dio con chi era rimasto fedele alla sua legge, una voce proveniente
dal cielo scosse la terra. Vide il ritorno del Cristo in gloria e i giusti