Pagina 485 - Patriarchi e profeti (1998)

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L’alleanza con i gabaoniti
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gabaoniti, perché si erano sottomessi a Israele e avevano accettato
di adorare Dio. Questa volta, però, non si mosse senza aver prima
ricevuto l’approvazione divina. Il Signore lo incoraggiò a intrapren-
dere l’impresa, dandogli questo messaggio: “Non li temere, perché
io li ho dati in poter tuo; nessun di loro potrà starti a fronte” (
Giosuè
10:8
). “E Giosuè salì da Ghilgai, con tutta la gente di guerra e con
tutti gli uomini segnalati per valore” (
Giosuè 10:7
).
Il mattino, dopo aver marciato tutta la notte, si diresse con il
suo esercito davanti a Gabaon. Quando Giosuè li assalì, i prìnci-
pi confederati avevano appena disposto i loro eserciti intorno alla
città e l’attacco si risolse in una grave disfatta per gli assedianti.
Quell’immenso esercito in rotta fu inseguito da Giosuè fino a Beth-
Horon, sulle montagne, e dopo aver raggiunto la cima, i fuggiaschi
si precipitarono per la discesa dell’altro versante dove furono colpiti
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da un’eccezionale grandinata.
“... L’Eterno fe’ cadere su loro delle grosse pietre... quelli che
morirono per le pietre della grandinata furon più numerosi di quelli
che i figliuoli d’Israele uccisero con la spada” (
Giosuè 10:11
).
Mentre gli amorei continuavano la loro fuga precipitosa per
trovare rifugio nelle roccaforti delle montagne, Giosuè, guardando
la cresta dei monti, vide che il giorno sarebbe stato troppo bre-
ve per completare l’inseguimento. Se i nemici non fossero stati
messi completamente in rotta, si sarebbero radunati per attaccare
nuovamente.
“Allora Giosuè parlò all’Eterno... e disse in presenza d’Israele:
Sole, fermati su Gabaon, e tu, luna, sulla valle d’Aialon. E il sole
si fermò, e la luna rimase al suo luogo, finché la nazione non fosse
vendicata de’ suoi nemici... E il sole si fermò in mezzo al cielo e non
s’affrettò a tramontare per quasi un giorno intero” (
Giosuè 10:12
).
Prima che calassero le ombre della sera, la promessa fatta da
Dio a Giosuè era diventata realtà. Tutto l’esercito nemico era nelle
sue mani. Gli eventi di quel giorno durarono così a lungo da essere
ricordati così da Israele: “E mai, né prima né poi, s’è dato un giorno
simile a quello, nel quale l’Eterno abbia esaudito la voce d’un uomo;
poiché l’Eterno combatteva per Israele” (
Giosuè 10:14
). “Il sole e
la luna si fermano nella loro dimora; si cammina alla luce delle tue
saette, al lampeggiare della tua lancia sfolgorante. Tu percorri la
terra nella tua indignazione, tu schiacci le nazioni nella tua ira. Tu