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Patriarchi e profeti
Gli accusati risposero che l’altare non era stato edificato per i
sacrifici ma semplicemente per testimoniare che pur essendo separati
dal fiume, essi condividevano la stessa fede dei loro fratelli che
abitavano in Canaan. Temendo che in futuro i loro figli, con la scusa
che non facevano più parte d’Israele, avrebbero potuto essere esclusi
dai servizi del tabernacolo, costruendo un altare simile a quello del
Signore a Sciloh, essi avrebbero dimostrato di adorare il Dio vivente.
Gli ambasciatori accettarono con gioia questa spiegazione e la
riferirono a chi li aveva inviati. Abbandonata ogni idea ostile, il
popolo si unì allora con gioia lodando il Signore.
I figli di Gad e di Ruben dopo aver posto sul loro altare una
scritta che indicava lo scopo per il quale esso era stato eretto dissero:
“Esso è testimone fra noi che l’Eterno è Dio”. Cercavano così di
evitare futuri equivoci e allontanare ogni possibile tentazione.
Molto spesso un semplice malinteso provoca gravi problemi
perfino fra coloro che sono animati dalle migliori intenzioni. Poi,
se si dimentica di essere cortesi e benevoli, ne possono derivare
conseguenze gravi e perfino fatali. Le dieci tribù ricordarono come,
al tempo di Acan, Dio avesse rimproverato la loro trascuratezza
nell’individuare i peccati che si nascondevano fra loro. Per questo
ora gli israeliti si erano decisi ad agire subito e con impegno ma,
cercando di evitare il primo errore, erano caduti in quello opposto.
Invece di condurre un’indagine serena per accertare i fatti, affron-
tarono i loro fratelli con sentimenti di censura e condanna, tanto
che se gli uomini di Gad e Ruben avessero risposto con lo stesso
spirito, sarebbe scoppiata una guerra. Evitare di inveire con giudizi
di condanna e sospetti senza fondamento, è importante come evitare
di mostrarsi indolenti nell’indicare il peccato.
Molti di coloro che sono sensibilissimi anche ai più piccoli
rimproveri che vengono loro rivolti, sono troppo severi con quanti
sbagliano. Il rimprovero o la censura non hanno mai permesso a
nessuno di tornare sulla giusta via; anzi molti, proprio per questo
non si sono comportati in modo corretto e sono diventati insensibili.
Un atteggiamento gentile e tollerante può salvare colui che sbaglia
ed evitare un grande numero di peccati. La saggezza che dimostra-
rono gli israeliti della tribù di Ruben e i loro compagni è degna di
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essere imitata; con onestà, cercando di promuovere la causa della
vera religione, essi furono giudicati negativamente e censurati con