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Patriarchi e profeti
Dio in loro favore: Egli aveva dato agli israeliti una terra che non
avevano lavorato, città che non avevano edificato, vigne e oliveti
che non avevano piantato. Giosuè ricordò ancora una volta la storia
d’Israele, rievocando le meraviglie che Dio aveva compiuto per
loro, affinché tutti potessero comprendere l’amore e la misericordia
divina, e servirlo “con integrità e fedeltà”.
Per l’occasione, Giosuè ordinò che l’arca fosse portata da Sciloh.
In un momento così solenne Giosuè voleva che questo simbolo della
presenza di Dio impressionasse profondamente il popolo. Dopo aver
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sottolineato quanto Dio si fosse dimostrato buono con Israele, li
chiamò nel nome dell’Eterno a scegliere chi avrebbero voluto ser-
vire. Alcuni, segretamente, praticavano l’idolatria, e Giosuè voleva
che decidessero di bandire quel peccato da Israele. “Se vi par mal
fatto servire all’Eterno” disse “scegliete oggi a chi volete servire”
(
Giosuè 24:15
). Giosuè voleva che servissero Dio spontaneamen-
te e non perché erano obbligati. L’amore per il Signore è il vero
fondamento della religione. Servire Dio, sperando solo di ottenere
una ricompensa o evitare una punizione, non ha nessun valore. L’a-
postasia dichiarata non offende Dio più dell’ipocrisia e di un culto
formale.
L’anziano condottiero esortò gli israeliti a valutare tutti gli ele-
menti presentati. Se ritenevano sbagliato servire l’Eterno, fonte di
ogni bene, in quel giorno avrebbero dovuto dirlo. Dovevano sceglie-
re chi servire: o gli dèi che “i loro padri servirono di là dal fiume” e
che Abramo fu chiamato ad abbandonare, o “gli dei degli Amorei”,
del paese in cui abitavano, e quindi vivere come le nazioni idolatre e
corrotte che li circondavano. Quelle erano parole di aspro rimprove-
ro per Israele. Gli dèi degli amorei non erano riusciti a proteggere i
loro adoratori. Quel popolo malvagio era stato distrutto per i propri
peccati abominevoli e degradanti, e il loro magnifico paese era stato
dato al popolo di Dio. Che follia per Israele scegliere quelle divinità
per il cui culto gli amorei erano stati distrutti! “Quanto a me e alla
casa mia” disse Giosuè “serviremo all’Eterno” (
Giosuè 24:15
). Quel
santo zelo che animava profondamente il loro capo contagiò il po-
polo e i suoi appelli suscitarono una risposta decisa: “Lungi da noi
l’abbandonare l’Eterno per servire ad altri dei” (
Giosuè 24:16
).
“Voi non potrete servire all’Eterno” disse Giosuè “perch’Egli è
un Dio santo... Egli non perdonerà le vostre trasgressioni e i vostri