Pagina 504 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
chi osservava fedelmente queste regole prosperava. Se gli israeliti
avessero ubbidito, si sarebbe realizzata in loro favore questa pro-
messa divina: “E, per amor vostro, io minaccerò l’insetto divoratore;
ed egli non distruggerà più i frutti del vostro suolo, e la vostra vigna
non abortirà più nella campagna... E tutte le nazioni vi diranno beati,
perché sarete un paese di delizie, dice l’Eterno degli eserciti” (
Mala-
chia 3:11
). Un’immagine impressionante delle conseguenze a cui
andarono incontro coloro che per fini egoistici privarono l’opera di
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Dio perfino delle offerte volontarie, l’abbiamo al tempo del profeta
Aggeo quando gli ebrei, dopo esser tornati dall’esilio in Babilonia,
promisero di ricostruire il tempio del Signore. Gli ebrei, di fronte
alla ferma opposizione dei nemici, si scoraggiarono e interruppero
l’opera, e quando una grave siccità li ridusse alla fame si convinsero
che sarebbe stato impossibile completare la costruzione del tempio
e dissero: “Il tempo non è giunto, il tempo in cui la casa dell’Eterno
dev’essere riedificata”. Ma il profeta annunciò loro questo messag-
gio del Signore: “È egli il tempo per voi stessi d’abitare le vostre
case ben rivestite di legno, mentre questa casa giace in rovina? or
dunque, così parla l’Eterno degli eserciti: Ponete ben mente alle
vostre vie! Voi avete seminato molto, e avete raccolto poco; voi
mangiate, ma non fino ad esser sazi; bevete, ma non fino a soddisfare
la sete; vi vestite, ma non v’è chi si riscaldi; chi guadagna un salario
mette il suo salario in una borsa forata” (
Aggeo 1:2-6
).
Il messaggio continuava indicando la ragione di questa situa-
zione: “Voi v’aspettate molto, ed ecco v’è poco. e quando l’avete
portato in casa, io ci ho soffiato sopra. Perché? dice l’Eterno degli
eserciti. A motivo della mia casa che giace in rovina, mentre ognun
di voi si dà premura per la propria casa. Perciò il cielo, sopra di voi,
è rimasto chiuso, sì che non c’è stata rugiada, e la terra ha ritenuto
il suo prodotto. Ed io ho chiamato la siccità sul paese, sui monti,
sul grano, sul vino, sull’olio, su tutto ciò che il suolo produce, sugli
uomini, sul bestiame, e su tutto il lavoro delle mani” (
Aggeo 1:9, 10
).
“Quand’uno veniva a un mucchio di venti misure, non ve n’erano
che dieci; quando uno veniva al tino per cavarne cinquanta misure,
non ve n’erano che venti. Io vi coprii col carbonchio, con la ruggine,
con la grandine, in tutta l’opera delle vostre mani...” (
Aggeo 2:16,
17
).
Sensibilizzato da questi avvertimenti, il popolo si preparò per