Pagina 515 - Patriarchi e profeti (1998)

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Le feste annuali
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contrade. Il fico ha messo i suoi ficucci, e le viti fiorite esalano il
loro profumo” (
Cantico dei Cantici 2:11-13
).
In tutto il paese gruppi di pellegrini si dirigevano verso Ge-
rusalemme. I pastori lasciavano i loro greggi, i mandriani le loro
montagne; i pescatori il mare di Galilea, i contadini i loro campi e
i figli le scuole dei profeti; tutti si dirigevano verso il luogo in cui
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Dio avrebbe manifestato la sua presenza. Il viaggio procedeva per
piccole tappe perché molti erano a piedi, e a mano a mano che si
avvicinavano alla città santa, i gruppi di pellegrini si ingrandivano.
La bellezza della natura riempiva i cuori degli israeliti di gioia e
gratitudine per l’Autore di ogni bene, e venivano cantati i magnifici
salmi ebraici che esaltavano la gloria e la maestà dell’Eterno. Mi-
gliaia di voci intonavano il coro di ringraziamento allo squillo della
tromba, accompagnati dai cembali: “Io mi sono rallegrato quando
m’han detto: Andiamo alla casa dell’Eterno. I nostri passi si son
fermati entro le tue porte, o Gerusalemme... Dove salgono le tribù,
le tribù dell’Eterno... per celebrare il nome dell’Eterno... Pregate per
la pace di Gerusalemme! Prosperino quelli che t’amano” (
Salmo
122:1-6
).
E passando presso le colline, dove i pagani erano soliti accendere
il fuoco sui loro altari i figli d’Israele cantavano: “Io alzo gli occhi
ai monti... donde mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dall’Eterno che
ha fatto il cielo e la terra” (
Salmo 121:1, 2
).
“Quelli che confidano nell’Eterno sono come il monte di Sion,
che non può essere smosso, ma dimora in perpetuo. Gerusalemme è
circondata dai monti; e così l’Eterno circonda il suo popolo, da ora
in perpetuo” (
Salmo 125:1, 2
).
Arrivati in cima alle colline che dominavano la città santa, tutti
potevano contemplare la folla di adoratori che si dirigeva verso il
tempio. Ispirati dalla visione del fumo dell’incenso, dal suono delle
trombe dei leviti che annunciavano i servizi sacri i pellegrini can-
tavano: “Grande e l’Eterno e lodato altamente nella città dell’Iddio
nostro, sul monte della sua santità. Bello si erge, gioia di tutta la
terra, il monte di Sion, dalle parti del settentrione, bella è la città del
gran re” (
Salmo 48:1, 2
). “Pace sia entro i tuoi bastioni, e tranquillità
nei tuoi palazzi... (
Salmo 122:7
).
“Apritemi le porte della giustizia; io entrerò per esse e celebrerò
l’Eterno” (
Salmo 118:19
). “Io compirò i miei voti all’Eterno, e lo fa-