50
Patriarchi e profeti
Dio le aveva dato pari dignità rispetto ad Adamo. Se la coppia avesse
ubbidito alla grande legge dell’amore, entrambi sarebbero vissuti
per sempre in perfetta armonia. Il peccato invece li aveva divisi,
suscitando la discordia: così la loro unione si sarebbe mantenuta
solo se una delle parti si fosse sottomessa all’altra. Eva era stata la
prima a trasgredire: ciò era accaduto perché si era allontanata dal
suo compagno, nonostante il comando divino. In seguito alle sue
sollecitazioni anche Adamo aveva disubbidito e quindi ora doveva
essere soggetta all’autorità di suo marito. Se l’umanità rispettasse i
princìpi della legge di Dio, questa sentenza, benché derivante dalle
conseguenze del peccato, costituirebbe tuttavia una benedizione.
Spesso, però, l’uomo abusa della supremazia che gli è stata conferita,
rendendo ancora più amara e opprimente la vita della donna.
Nell’Eden Eva viveva felice accanto a suo marito: nonostante
questo, come certe insoddisfatte Eve moderne, si illudeva di raggiun-
gere una sfera più elevata di quella assegnatale da Dio. Nel tentativo
di nobilitarsi, precipitò in una condizione inferiore. Chiunque non
svolga volentieri i propri doveri di ogni giorno, in armonia con il
piano di Dio, raggiungerà risultati simili. Spesso, nello sforzo di
raggiungere una posizione per la quale non si è adatti, si finisce per
abbandonare un ruolo che avrebbe potuto rappresentare una benedi-
zione. Oggi molte donne, aspirando a posizioni sociali più elevate,
trascurano il compito che Dio ha affidato loro, sacrificando talvolta
la dignità e l’integrità del loro carattere.
Il Signore disse ad Adamo: “... Perché hai dato ascolto alla voce
della tua moglie e hai mangiato del frutto dell’albero circa il quale io
t’avevo dato quest’ordine: Non ne mangiare, il suolo sarà maledetto
per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua
[44]
vita. Esso ti produrrà spine e triboli, e tu mangerai l’erba dei campi;
mangerai il pane col sudore del tuo volto finché tu ritorni nella terra
donde fosti tratto; perché sei polvere e in polvere ritornerai” (
Genesi
3:17-19
).
Dio non avrebbe mai voluto che Adamo ed Eva sperimentassero
il male. Era stato generoso nel donare loro ogni possibile beneficio,
e li aveva protetti dalla sofferenza. Tuttavia, essi avevano trasgredito
il suo ordine, mangiando il frutto proibito: ora ne avrebbero gustato
il sapore per sempre. La conoscenza del male si sarebbe rinnovata
ogni giorno della loro vita. Da quel momento, l’umanità sarebbe