Il piccolo Samuele
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questo fanciullo; e l’Eterno mi ha concesso quel che io gli avevo
domandato. E, dal canto mio, lo dono all’Eterno; e finché durerà la
vita, egli sarà donato all’Eterno” (
1Samuele 1:27, 28
). Eli fu profon-
damente impressionato dalla fede e dalla consacrazione di questa
donna d’Israele. Proprio lui, che era un padre troppo indulgente,
vedendo il grande sacrificio di una madre che dava il suo unico
figlio affinché egli lo consacrasse al servizio di Dio si sentì umilia-
to e intimorito. Umiliato per il suo amore egoistico, pervaso da un
sentimento di adorazione e venerazione si prostrò davanti al Signore.
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Il cuore della madre era pieno di gioia e gratitudine che deside-
rava ardentemente manifestare a Dio. Divinamente ispirata, pregò:
“Il mio cuore esulta nell’Eterno, l’Eterno mi ha dato una forza vitto-
riosa, la mia bocca s’apre contro i miei nemici perché gioisco per
la liberazione che tu hai concessa. Non v’è alcuno che sia santo
come l’Eterno, perché non c’è altro Dio fuori di te; né v’è rocca pari
all’Iddio nostro. Non parlate più con tanto orgoglio; non esca più
l’arroganza dalla vostra bocca; poiché l’Eterno è un Dio che sa tutto,
e da lui son pesate le azioni dell’uomo... L’Eterno fa morire e fa
vivere; fa scendere nel soggiorno dei, morti e ne fa risalire. L’Eterno
fa impoverire ed arricchisce, Egli abbassa ed anche innalza. Rileva
il misero dalla polvere e trae su il povero dal letame, per farli sedere
con principi, per farli eredi di un trono di gloria; poiché le colonne
della terra son dell’Eterno, e sopra queste Egli ha posato il mondo.
Egli veglierà sui passi dei suoi fedeli, ma gli empi periranno nelle
tenebre; poiché l’uomo non trionferà per la sua forza. Gli avversari
dell’Eterno saranno frantumati. Egli tonerà contr’essi dal cielo; l’E-
terno giudicherà gli estremi confini della terra darà forza al suo re,
farà grande la potenza del suo unto” (
1Samuele 2:1-3, 6-10
).
Le parole di Anna erano profetiche, annunciavano sia Davide,
che sarebbe stato re d’Israele, sia il Messia, l’Unto del Signore.
Dopo un’allusione alle parole vanagloriose di una donna insolente e
litigiosa, il canto si riferisce alla distruzione dei nemici di Dio e al
trionfo finale del suo popolo redento.
Anna tornò tranquillamente verso la sua casa di Rama, lasciando
a Sciloh il piccolo Samuele affinché sotto la guida del sommo sacer-
dote fosse iniziato al servizio del santuario. Ella aveva insegnato al
figlio ad amare, rispettare Dio e consacrarsi a lui, sin da quando il
piccolo aveva cominciato a capire. Si era servita di qualsiasi oggetto