Eli e i suoi figli
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incoraggiava i più deboli al male. L’irreligiosità, il libertinaggio e
perfino l’idolatria si diffusero terribilmente.
Eli, oltre ad aver commesso un grave errore permettendo ai figli
di servire nel tempio, scusò ripetutamente il loro comportamento con
vari pretesti, ignorando i loro peccati finché non furono così palesi
da non poter più essere trascurati. Le lamentele della gente per gli
atti di violenza dei figli di Eli addoloravano il sacerdote che non osò
più tacere. Ma quei figli, che erano stati abituati a pensare solo a se
stessi, pur vedendo il dolore del loro padre non se ne preoccupavano.
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Non furono impressionati dai suoi accorati avvertimenti e i loro
cuori rimasero insensibili. Neanche l’annuncio delle conseguenze
dei loro peccati ne avrebbe cambiato il comportamento. Eli avrebbe
dovuto togliere ai suoi figli malvagi la responsabilità dell’incarico
sacerdotale e punirli con la morte. Ma temendo che una condanna
pubblica li facesse cadere in disgrazia, li mantenne in quella posizio-
ne permettendo loro di continuare a contaminare il servizio sacro di
Dio e offendere la causa della verità irrimediabilmente. Ma mentre
il giudice d’Israele si ostinava a trascurare il proprio dovere, Dio
intervenne.
“Or un uomo di Dio venne da Eli e gli disse: Così parla l’Eterno:
Non mi sono io forse rivelato alla casa di tuo padre quand’essi erano
in Egitto al servizio di Faraone? Non lo scelsi io forse, fra tutte
le tribù d’Israele, perché fosse mio sacerdote, salisse al mio altare,
bruciasse il profumo e portasse l’efod in mia presenza? E non diedi
io forse alla casa di tuo padre tutti i sacrifizi dei figliuoli d’Israele,
fatti mediante il fuoco? E allora perché calpestate i miei sacrifizi e le
mie oblazioni che ho comandato mi siano offerti nella mia dimora?
E come mai onori i tuoi figliuoli più di me, e vi ingrassate col meglio
di tutte le oblazioni d’Israele, mio popolo? Perciò così dice l’Eterno,
l’Iddio d’Israele: Io avevo dichiarato che la tua casa e la casa di tuo
padre sarebbero al mio servizio, in perpetuo; ma ora l’Eterno dice:
Lungi da me tal cosa! Poiché io onoro quelli che m’onorano, e quelli
che mi sprezzano saranno avviliti... Io mi susciterò un sacerdote
fedele, che agirà secondo il mio cuore e secondo l’anima mia; io gli
edificherò una casa stabile, ed egli sarà al servizio del mio unto per
sempre” (
1Samuele 2:27-30, 35
).
Dio rimproverò Eli di aver onorato i propri figli più del Signore.
Piuttosto che rimproverare i figli per le loro azioni abominevoli, Eli