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Patriarchi e profeti
della iniquità ch’egli ben conosce, poiché i suoi figli hanno attratto
su di sé la maledizione, ed egli non li ha repressi. Perciò io giuro
alla casa d’Eli che l’iniquità della casa d’Eli non sarà mai espiata...”
(
1Samuele 3:11-14
).
[491]
Prima di ricevere questo messaggio “... Samuele non conosceva
ancora l’Eterno, e la parola dell’Eterno non gli era ancora stata
rivelata” (
1Samuele 3:7
); cioè non era abituato a una simile e diretta
manifestazione della presenza di Dio, proprio come accadeva ai
profeti. Il Signore aveva voluto rivelarsi a Eli, attraverso lo stupore e
le domande di Samuele.
Il pensiero di dover comunicare un messaggio così terribile ave-
va spaventato e meravigliato Samuele. Il mattino seguente il ragazzo
svolse i suoi compiti quotidiani con un peso sul cuore; e dato che il
Signore non gli aveva ordinato di comunicare il terribile messaggio,
rimase zitto cercando di evitare la presenza di Eli. Tremava al pen-
siero di essere chiamato a rivelare i giudizi divini sanciti contro colui
che amava e riveriva. Eli, d’altra parte, sicuro che quel messaggio
annunciasse qualche grave calamità per lui e la sua casa, chiamò
Samuele chiedendogli di riferigli fedelmente ciò che il Signore gli
aveva rivelato. Il giovane ubbidì, e il vecchio s’inchinò accettando
umilmente la spaventosa sentenza: “... Egli è l’Eterno” disse “faccia
quello che gli parrà bene” (
1Samuele 3:18
).
Eli, comunque, non manifestò di essersi realmente pentito: pur
confessando la sua colpa, non rinunciò al peccato, e il Signore ri-
tardava anno dopo anno i suoi giudizi di condanna. In quel tempo
occorreva dimostrare con gesti precisi di voler riscattare il passato,
ma l’anziano sacerdote non prese nessun provvedimento concreto
verso chi profanava il santuario del Signore e trascinava Israele alla
rovina. Hofni e Fineas, approfittando della tolleranza divina, si ab-
bandonarono a peccati ancora più evidenti e i loro cuori divennero
sempre più insensibili. Eli, sperando di neutralizzare in qualche
modo il male che la sua trascuratezza aveva provocato nel passato,
fece conoscere a tutta la nazione il messaggio di avvertimento e
rimprovero che aveva ricevuto. Ma sia i sacerdoti sia il popolo non
vi prestarono attenzione. Le popolazioni vicine, che erano al corren-
te dei crimini perpetrati apertamente in Israele, si abbandonarono
ancora di più alle loro malvage pratiche idolatriche. Non si sentivano
colpevoli per i loro peccati a causa del comportamento degli israeliti.