Pagina 559 - Patriarchi e profeti (1998)

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L’arca presa dai filistei
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animato da tristi presagi e “... gli tremava il cuore per l’arca di
Dio” (
1Samuele 6:13
). Seduto lungo la strada davanti alla porta del
santuario, giorno dopo giorno aspettava con ansia un messaggero
proveniente dal campo di battaglia.
Alla fine “un uomo di Beniamino, fuggito dal campo di batta-
glia, giunse correndo a Sciloh quel medesimo giorno con le vesti
stracciate e la testa coperta di terra” (
1Samuele 6:12
). Senza fare
attenzione a quell’uomo anziano seduto lungo la strada, arrivò in
città dove con dolore annunciò la grave sconfitta.
Eli sentì le grida e i lamenti che provenivano dalla città, e quando
il messaggero venne condotto da lui, gli disse: “Israele è fuggito
dinanzi ai Filistei, e v’è stata una grande strage fra il popolo; anche
i tuoi due figliuoli Hofni e Fineas sono morti...” (
1Samuele 6:17
).
Eli sopportò questa terribile notizia, che comunque si aspettava di
ricevere, ma quando il messaggero aggiunse: “L’arca di Dio è stata
presa” sul suo volto si dipinse un’angoscia indicibile. L’idea che il
suo peccato avesse disonorato Dio al punto da privare Israele della
presenza divina, era per lui insopportabile. Eli svenne, e cadendo “si
ruppe la nuca e morì” (cfr.
1Samuele 6:18
).
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La moglie di Fineas era una donna che nonostante l’empietà
del marito temeva l’Eterno. Ma la morte del suocero e del marito,
e soprattutto la terribile notizia della cattura dell’arca di Dio, pro-
vocarono anche la sua morte. Comprendendo che l’ultima speranza
d’Israele era svanita, in fin di vita chiamò il figlio appena nato Ica-
bod, cioè “inglorioso” e ripeté tristemente ancora una volta: “... La
gloria ha esulato da Israele, perché l’arca di Dio era stata presa”
(
1Samuele 4:21
).
Il Signore non abbandonò completamente gli israeliti. Essi non
sarebbero stati offesi a lungo dall’esultanza dei pagani. Colui che
si era servito dei filistei per punire Israele, ora impiegava l’arca per
punire loro. Quel Dio che nel passato aveva rivelato la sua presenza
attraverso l’arca, dando forza e gloria al suo popolo ubbidiente, ora
avrebbe seminato il terrore e la distruzione fra i trasgressori della
sua santa legge.
Spesso il Signore utilizza i suoi peggiori nemici per punire l’in-
fedeltà di coloro che si professano suo popolo. Punito Israele, i
malvagi potevano momentaneamente trionfare, ma sarebbe giunto il
momento in cui avrebbero dovuto confrontarsi con il giudizio di un