Pagina 561 - Patriarchi e profeti (1998)

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L’arca presa dai filistei
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tarsi, il popolo convocò i prìncipi della nazione, i sacerdoti e i maghi
per domandare loro con impazienza: “... Che faremo dell’arca del-
l’Eterno? Insegnateci il modo di rimandarla al suo luogo” (
1Samuele
4:2
). Secondo i sacerdoti bisognava restituirla insieme a una preziosa
offerta di riparazione. Essi infatti dissero: “... Allora guarirete, e così
saprete perché la sua mano non abbia cessato d’aggravarsi su voi”
(
1Samuele 4:3
).
Anticamente per scongiurare o eliminare l’epidemia i pagani
avevano l’abitudine di fondere oggetti d’oro, d’argento o di altro
materiale che rappresentasse la causa del flagello o una parte del
corpo che ne era stata particolarmente affetta. Questa abitudine esi-
ste ancora in qualche popolo pagano: quando una persona soffre per
qualche malattia va al tempio del suo idolo per curarsi, portando
un’immagine della parte colpita che presenta in offerta al suo dio.
Secondo questa superstizione, molto diffusa in Palestina, i capi invi-
tarono la gente a farsi immagini delle piaghe che l’avevano colpita.
“... Cinque emorroidi d’oro e cinque topi d’oro, secondo il numero
de’ principi dei Filistei; giacché” dissero “una stessa piaga ha colpito
voi e i vostri prìncipi” (
1Samuele 4:4
).
Pur riconoscendo che un potere misterioso accompagnava l’arca,
non consigliarono al popolo di abbandonare l’idolatria per servire
l’Eterno, perché sapevano che non potevano controllarlo. Per quanto
fossero stati obbligati da quei castighi a sottomettersi all’autorità del
Dio d’Israele, lo odiavano ancora. Allo stesso modo è possibile che
i peccatori siano convinti, in base ai giudizi divini, che sia inutile
opporsi a Dio e che sia necessario sottomettersi al suo potere, ma nel
loro intimo si ribellano al suo controllo. Una tale sottomissione non
può salvare il peccatore; il suo cuore deve essere conquistato dalla
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grazia divina, ed egli, prima che il suo pentimento venga accettato,
deve abbandonarsi a Dio.
Quanto è grande la pazienza di Dio nei confronti del malvagio!
Sia i filistei idolatri sia gli apostati avevano goduto delle sue bene-
dizioni. Le migliaia di occasioni in cui Dio aveva elargito la sua
misericordia, attraverso cui avrebbero potuto riconoscerlo, furono
dimenticate da uomini ingrati e ribelli che rimasero indifferenti al
suo amore. Dio si era dimostrato molto paziente, ma quando con
ostinazione quegli uomini continuarono a non dimostrare nessun
desiderio di pentirsi, Egli li privò della sua protezione. Fu costretto