Capitolo 59: Il primo re d’Israele
Le condizioni dell’esistenza della nazione ebraica dipendevano
dal modo con cui essa veniva governata. L’opera di Mosè, dei set-
tanta anziani, dei capi e dei giudici consisteva semplicemente nel
far rispettare le leggi che Dio aveva dato; essi, infatti, non avevano
l’autorità di promulgarne altre. Israele doveva essere governato in
nome e per autorità di Dio, e nel tempo uomini ispirati dal Signore
furono chiamati a istruire il popolo e a guidarlo nell’applicazione
delle leggi.
Dio aveva previsto che Israele avrebbe chiesto un re, ma non
acconsenti a cambiare i princìpi su cui si fondava lo stato. Il re
doveva essere il vicario dell’Altissimo, il quale rimaneva il Capo
della nazione e la sua legge doveva essere osservata come legge
suprema del paese
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IL CRISTO REGNA - A questo proposito si pone un interrogativo che può essere
sintetizzato così: poiché la teocrazia andava bene ai tempi d’Israele, perché non potrebbe
essere utile anche oggi? La risposta è semplice. Nella teocrazia il potere è direttamente
nelle mani di Dio. Il governo d’Israele era una teocrazia vera. Israele veniva governato
direttamente da Dio. Dal pruno ardente, Dio ordinò a Mosè di condurre il suo popolo
fuori dall’Egitto. Dio liberò Israele tramite segni, prodigi e grandi miracoli e lo condusse
attraverso il deserto sino alla terra promessa. Governò su loro tramite i giudici fino ai
tempi del profeta Samuele al quale Dio parlò quando era bambino e rivelò la propria
volontà per il popolo. Ai tempi di Samuele il popolo chiese un re. Gli venne concesso,
e allora Dio scelse Saul e lo unse re d’Israele. Saul non fece la volontà del Signore e
siccome rifiutò il messaggio di Dio, il Signore lo ripudiò come re e inviò Samuele a ungere
Davide re d’Israele, stabilendo in eterno il trono di Davide. Quando Salomone successe a
Davide, suo padre, è scritto che “Salomone si assise dunque sul trono dell’Eterno come
re invece di Davide suo padre; prosperò, e tutto Israele ubbidì” (
1Cronache 29:23
). Il
trono di Davide era il trono del Signore e Salomone occupò il trono del Signore come
re del regno terreno di Dio. La successione al trono, secondo la linea di Davide, andò a
Sedechia che fu assoggettato dal re di Babilonia e fece un solenne giuramento davanti
a Dio: sarebbe rimasto fedele al re di Babilonia. Ma Sedechia trasgredì il patto, allora
Dio gli disse: “E tu, o empio, dannato alla spada, o principe d’Israele, il cui giorno è
giunto al tempo del colmo dell’iniquità; così parla il Signore, l’Eterno: La tiara sarà
tolta, il diadema sarà levato; tutto sarà mutato; ciò ch’è in basso sarà innalzato; ciò ch’è
in alto sarà abbassato. Ruina! ruina! ruina! Questo farò di lei; anch’essa non sarà più,
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