Il primo re d’Israele
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come un rimprovero nei suoi confronti, inteso a metterlo da parte.
Comunque, non rivelò questi suoi sentimenti e senza pronunciare
nessuna parola di rimprovero presentò in preghiera il problema al
Signore, cercando consiglio solo da lui.
Il Signore allora disse a Samuele: “Da’ ascolto alla voce del
popolo in tutto quello che ti dirà, poiché essi hanno rigettato non te,
ma me, perch’io non regni su di loro. Agiscono con te come hanno
sempre agito dal giorno che li feci salire dall’Egitto a oggi: m’hanno
abbandonato per servire altri dèi” (
1Samuele 8:7, 8
). Il profeta fu
rimproverato per essersi addolorato della maniera con cui il popolo
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lo aveva trattato. Quegli israeliti non avevano mancato di rispetto nei
suoi confronti ma verso Dio, tramite la cui autorità erano stati eletti
capi del suo popolo. Chi disprezza e respinge un fedele collaboratore
di Dio, disprezza non solo l’uomo, ma il Signore che l’ha inviato.
Sono la Parola di Dio, i suoi rimproveri e i suoi consigli a essere
calpestati, è l’autorità divina a essere respinta.
Israele conobbe il periodo di maggiore prosperità quando con-
siderò come proprio re l’Eterno e ritenne le leggi che Egli aveva
stabilite superiori a quelle delle altre nazioni. A proposito dei co-
mandamenti del Signore, Mosè aveva dichiarato agli israeliti: “Le
osserverete dunque e le metterete in pratica. poiché quella sarà la
vostra sapienza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali
udendo parlare di queste leggi diranno: Questa grande nazione è il
solo popolo savio e intelligente” (
Deuteronomio 4:6
). Gli ebrei non
divennero il popolo che Dio voleva perché trascurarono la legge di-
vina, e imputarono tutti i mali che derivavano dai loro peccati e dalle
loro follie al governo di Dio. Il peccato li aveva accecati fino a quel
punto. Il fatto che attraverso i profeti Dio avesse predetto che Israele
sarebbe stato governato da un re, non significava che questa forma
di governo fosse la migliore. Semplicemente permetteva che coloro
che avevano respinto i consigli divini facessero le proprie scelte.
Osea aveva dichiarato che Dio si era adirato quando aveva dato loro
un re (cfr.
Osea 13:11
). Quando gli uomini scelgono di seguire la
propria strada, senza cercare il consiglio di Dio od opponendosi alla
sua volontà rivelata, Egli spesso permette che essi concretizzino i
loro desideri affinché, attraverso la conseguenza di questa amara
esperienza, possano rendersi conto della loro pazzia e pentirsi dei
loro peccati. Viene così messo in evidenza il pericolo che corrono