Pagina 592 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
avrebbe ascoltato il Sovrano dell’universo? Avrebbe rivolto l’atten-
zione dei suoi soldati spaventati verso colui che possiede la forza e
la liberazione eterne?
Saul attese con crescente impazienza l’arrivo di Samuele, e attri-
buì la confusione, la preoccupazione e le defezioni del suo esercito
all’assenza del profeta. Quando giunse il momento stabilito l’uo-
mo di Dio non apparve immediatamente perché il Signore lo aveva
trattenuto. Saul, animato dall’impulsività e dall’irrequietezza non
seppe più attendere. Comprendendo che bisognava fare qualcosa
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per placare i timori del popolo decise di convocare un’assemblea
per celebrare il servizio religioso e invocare, attraverso un sacrificio,
l’aiuto divino. Dio aveva ordinato che solo coloro che erano stati
consacrati sacerdoti potevano offrirgli dei sacrifici; ma Saul disse:
“Portatemi l’olocausto” rivestito della sua armatura e sul piede di
guerra, si avvicinò all’altare per offrire il sacrificio all’Eterno.
“E come finiva d’offrir l’olocausto, ecco che arrivò Samuele;
e Saul gli uscì incontro per salutarlo” (
1Samuele 13:10
). Samuele
si rese subito conto che Saul aveva violato le esplicite direttive
che gli erano state date. Il Signore aveva parlato attraverso il suo
profeta annunciando il momento in cui avrebbe rivelato ciò che
Israele doveva fare in quell’ora di crisi. Se Saul avesse soddisfatto
le condizioni necessarie per ricevere l’aiuto promesso da Dio, il
Signore avrebbe liberato Israele in maniera meravigliosa, anche con
i pochi che erano rimasti fedeli al re. Ma Saul era così soddisfatto
di ciò che aveva compiuto che si avvicinò per salutare il profeta
pensando di essere elogiato.
Sul viso di Samuele si leggevano preoccupazione e ansia. Alla
sua domanda: “Che cosa hai fatto?” Saul rispose scusando quel
suo atto dettato dalla presunzione e dicendo: “... Siccome vedevo
che il popolo si disperdeva e m’abbandonava, che tu non giungevi
nel giorno stabilito, e che i Filistei erano adunati a Micmas, mi
son detto: Ora i Filistei mi piomberanno addosso a Ghilgal, e io
non ho ancora implorato l’Eterno! Così, mi son fatto violenza, ed
ho offerto l’olocausto. Allora Samuele disse a Saul: Tu hai agito
stoltamente; non hai osservato il comandamento che l’Eterno, il
tuo Dio, ti avea dato. L’Eterno avrebbe stabilito il tuo regno sopra
Israele in perpetuo: ma ora, ecco il tuo regno non durerà; l’Eterno
s’è cercato un uomo secondo il cuor suo, e l’Eterno l’ha destinato