Pagina 604 - Patriarchi e profeti (1998)

Basic HTML Version

600
Patriarchi e profeti
di te” (
1Samuele 15:28
).
Saul era più preoccupato di essere abbandonato da Samuele che
del dispiacere causato a Dio. Sapeva che il popolo aveva più fiducia
nel profeta che in lui. Capiva che se un altro fosse stato nominato re
per ordine divino, egli avrebbe definitivamente perso la sua autorità.
Aveva paura che in seguito, a un atto di aperta ribellione, Samuele lo
potesse lasciare definitivamente. Saul supplicò il profeta di onorarlo
pubblicamente davanti agli anziani e al popolo, partecipando insieme
a lui a un servizio religioso. Samuele, divinamente ispirato, cedette
alla richiesta del re, per non suscitare nessuna rivolta, ma rimase in
silenzio per tutto il servizio sacro.
Occorreva compiere ancora un terribile e severo atto di giustizia:
Samuele doveva rivendicare pubblicamente l’onore che spettava
a Dio e rimproverare la condotta di Saul. Ordinò allora che fosse
portato il re degli amalechiti. Fra tutti coloro che erano stati colpiti
dalla spada d’Israele, egli era il più colpevole e spietato; era colui
che aveva odiato e cercato di distruggere il popolo di Dio e aveva
diffuso l’idolatria. Davanti al re amalechita, che si illudeva di essere
ormai scampato alla morte, Samuele dichiarò: “Come la tua spada ha
privato le donne di figliuoli, così la madre tua sarà privata di figliuoli
tra le donne. E Samuele fe’ squartare Agag in presenza dell’Eterno”
(
1Samuele 15:33
). Il profeta ritornò a Rama e Saul a Ghibea. Era la
penultima volta che Samuele e il re si incontravano.
[533]
Quando Saul era stato chiamato a regnare, aveva un basso con-
cetto delle sue capacità ed era desideroso di consigli. Gli mancavano
l’esperienza, la conoscenza e aveva gravi difetti di carattere. Ma
il Signore gli donò il suo Spirito per guidarlo e aiutarlo, e gli offrì
l’occasione per sviluppare le qualità necessarie per governare Israele.
Se avesse conservato l’umiltà, se si fosse fatto guidare costantemen-
te dalla saggezza divina, avrebbe potuto assolvere con successo e
onore i compiti che implicava questa grande responsabilità. Guidato
dalla grazia divina avrebbe potuto sviluppare le sue buone qualità
ed eliminare le cattive tendenze. Questa è l’opera che il Signore si
propone per tutti coloro che si consacrano a lui. Molti sono chiamati
a occupare posti di responsabilità nella sua opera per la loro umiltà
e il loro desiderio di imparare. È un atto di misericordia divina porre
quegli uomini dove possano imparare da lui. Egli rivela i loro difetti
di carattere e dà a coloro che la ricercano la forza di correggere i