Capitolo 62: L’unzione di Davide
Pochi chilometri a sud di Gerusalemme c’era Betlemme, dove
circa mille anni prima che Gesù nascesse in una mangiatoia e adora-
to dai saggi provenienti dall’Oriente vedeva la luce Davide, figlio
d’Isai. Secoli prima dell’avvento del Salvatore, Davide, da ragazzo,
sorvegliava il gregge che pascolava sulle colline circostanti Betlem-
me. Questo giovane e semplice pastore cantava salmi composti da
lui stesso, e il dolce suono dell’arpa accompagnava la sua fresca
voce. Il Signore aveva scelto quel ragazzo e ora lo stava preparando,
attraverso la vita solitaria di pastore, per l’opera che gli avrebbe
affidato in futuro.
Il Signore parlò di lui al profeta Samuele: “... Fino a quando
farai tu cordoglio per Saul mentre io l’ho rigettato perché non regni
più sopra Israele? Empi d’olio il tuo corno, e va’; io ti manderò
da Isai di Bethlehem perché mi son provveduto di un re tra i suoi
figliuoli... Prenderai teco una giovenca, e dirai: Son venuto ad offrire
un sacrifizio all’Eterno. Inviterai Isai al sacrifizio; io ti farò sapere
quello che dovrai fare, e mi ungerai colui che ti dirò. Samuele dunque
fece quello che l’Eterno gli avea detto; si recò a Bethlehem e gli
anziani della città gli si fecero incontro tutti turbati, e gli dissero:
Porti tu pace?” (
1Samuele 16:1-4
). Gli anziani accettarono l’invito a
partecipare al sacrificio esteso anche a Isai e ai suoi figli. Quando
l’altare venne costruito e il sacrificio preparato, era presente tutta la
famiglia di Isai eccetto Davide, il figlio minore rimasto a guardia
del gregge, che era rischioso lasciare incustodito.
Al termine del sacrificio, e prima di distribuire l’olocausto, Sa-
muele osservò i nobili figli di Isai. Eliab, il maggiore, era quello che
per statura e bellezza assomigliava di più a Saul. Il profeta attirato
dai suoi lineamenti regolari e dal suo corpo ben formato, consideran-
do il portamento principesco del giovane, pensò: “Questo è davvero
l’uomo che Dio ha scelto come successore di Saul”. Ma mentre
attendeva l’ordine divino di consacrare Eliab, il Signore gli rivolse
queste parole: “... Non badare al suo aspetto né all’altezza della
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