Pagina 610 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
sua statura, perché io l’ho scartato; giacché l’Eterno non guarda
a quello a cui guarda l’uomo: l’uomo riguarda all’apparenza, ma
l’Eterno riguarda al cuore” (
1Samuele 16:17
). Se Eliab fosse stato
chiamato a regnare, sarebbe stato un sovrano orgoglioso ed esigente.
Nessun uomo può essere approvato da Dio per il suo aspetto. Egli
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non considera le apparenze. La vera bellezza dell’uomo consiste
nella saggezza e nella perfezione rivelate attraverso il carattere e
il comportamento. Sono la bellezza interiore e la bontà del cuore
che ci qualificano davanti a Dio. Queste verità dovrebbero guidarci
quando giudichiamo noi stessi e gli altri. L’errore di Samuele ci
deve insegnare a non valutare le persone per la loro bellezza e il loro
nobile portamento.
Comprendiamo così come l’uomo non sia sufficientemente sag-
gio per capire, senza l’ispirazione divina, i segreti del cuore o com-
prendere la volontà di Dio. I pensieri e le vie di Dio non sono alla
portata delle menti limitate delle sue creature. Possiamo però ras-
sicurarci al pensiero che i suoi figli sono invitati a occupare i posti
adatti alle loro qualità e, se essi si sottomettono alla volontà di Dio,
in modo che i suoi piani non siano limitati a causa della perversi-
tà umana, diventano idonei a compiere proprio l’opera che viene
affidata loro.
Eliab e i suoi sei fratelli impegnati nel servizio religioso, pas-
sarono sotto gli occhi del profeta senza che il Signore li scegliesse.
Samuele, fortemente perplesso e preoccupato, dopo aver osservato
l’ultimo dei fratelli, chiese a Isai: “Sono questi tutti i tuoi figli?”.
Il padre rispose: “Resta ancora il più giovane, ma è a pascere le
pecore”. Samuele allora ordinò: “Mandalo a cercare, perché non ci
metteremo a tavola prima che sia venuto qua” (cfr.
1Samuele 16:11,
12
). Un messaggero raggiunse il pastore solitario annunciandogli
che il profeta era giunto a Betlemme e lo voleva vedere. Il giovane,
sorpreso, si chiedeva come mai il giudice e profeta d’Israele deside-
rasse conoscerlo; comunque ubbidì immediatamente. “Or egli era
biondo, avea dei begli occhi e un bell’aspetto” (
1Samuele 16:12
).
Mentre Samuele osservava con piacere quel giovane pastore, bel-
lo e umile, il Signore gli disse: “Alzati, ungilo, perché è lui” (cfr.
1Samuele 16:12
).
Davide si era dimostrato coraggioso e fedele nel compiere l’umi-
le lavoro di pastore e ora Dio lo sceglieva per essere la guida del suo