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Patriarchi e profeti
sistere Davide, ma il giovane si dimostrò irremovibile, rispondendo
in modo semplice, senza pretese, parlando delle esperienze vissute
mentre proteggeva il gregge di suo padre. “L’Eterno che mi liberò
dalla zampa del leone e dalla zampa dell’orso, mi libererà anche
dalla mano di questo filisteo” (
1Samuele 17:37
) aggiunse Davide.
La sfida del gigante, che faceva tremare l’esercito d’Israele, si
protraeva già da quaranta giorni. Gli israeliti, vedendo la sua forma
massiccia, la sua altezza di sei cubiti e una spanna, perdevano tutto
il loro coraggio. Il gigante “aveva in testa un elmo di rame era
vestito di una corazza a squame il cui peso era di cinquemila sicli
di rame, portava delle gambiere di rame” (
1Samuele 17:5, 6
). La
corazza, fatta di piastre di rame che si sovrapponevano l’una all’altra,
come le scaglie dei pesci, erano così unite che nessun dardo poteva
penetrare nell’armatura, e dietro le spalle il gigante portava un grosso
giavellotto di rame. “L’asta della sua lancia era come un subbio di
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tessitore, la punta della lancia pesava seicento sicli di ferro, e colui
che portava la sua targa lo precedeva” (
1Samuele 17:27
).
La mattina e la sera Golia si avvicinava all’accampamento degli
israeliti gridando: “... Perché uscite a schierarvi in battaglia? Non
sono io il filisteo e voi dei servi di Saul? Scegliete uno fra voi e
scenda contro a me. S’egli potrà lottare con me e uccidermi, noi
sarem vostri servi, ma se io sarò vincitore e l’ucciderò, voi sarete
nostri sudditi e ci servirete. E il filisteo aggiunse: Io lancio oggi
questa sfida a disonore delle schiere d’Israele: datemi un uomo e ci
batteremo” (
1Samuele 17:8-10
).
Sebbene Saul avesse dato a Davide il permesso di accettare
la sfida di Golia, le speranze di vedere la coraggiosa impresa del
pastore coronata dal successo erano esigue. Davide fu rivestito con
l’armatura del re: il pesante elmo di rame, la corazza di maglie e gli
fu data anche la sua spada. Con questo equipaggiamento si preparò
per compiere la sua missione, ma ben presto ritornò sui propri passi.
Gli ansiosi spettatori pensarono subito che Davide avesse deciso di
non rischiare la vita in uno scontro con un nemico così temibile.
Ma il coraggioso giovane aveva ben altri pensieri e quando tornò da
Saul chiese il permesso di togliersi la pesante armatura dicendo: “...
Io non posso camminare con quest’armatura non ci sono abituato...”
(
1Samuele 17:39
). Dopo essersi tolto l’armatura del re, preso il
bastone da pastore, la bisaccia e una semplice fionda, scelse nel