Pagina 637 - Patriarchi e profeti (1998)

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La generosità di Davide
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nel campo?”. Abishai rispose con prontezza: “Scenderò io con te”
(
1Samuele 26:6
).
Protetti dalle fitte ombre delle colline Davide entrò con il suo
compagno nell’accampamento. E cercando di valutare il numero
esatto dei nemici, si imbatterono in Saul che stava dormendo con
la lancia piantata nel terreno e una brocca d’acqua vicino alla testa.
Accanto a lui c’era Abner, il generale, e intorno riposavano gli altri
soldati. Abishai prese la lancia, e disse a Davide: “Oggi Iddio t’ha
messo il tuo nemico nelle mani; or lascia, ti prego ch’io lo colpisca
con la lancia e lo inchiodi in terra con un sol colpo; e non ci sarà
bisogno d’un secondo” (
1Samuele 26:8
). Attese il permesso, ma in
risposta gli vennero sussurrate queste parole: “... Non lo ammazzare.
Chi potrebbe metter le mani addosso all’unto dell’Eterno senza
rendersi colpevole?... Com’è vero che l’Eterno vive, l’Eterno solo
sarà quegli che lo colpirà, sia che venga il suo giorno e muoia, sia che
scenda in campo di battaglia e vi perisca. Mi guardi Iddio dal metter
le mani addosso all’unto dell’Eterno! Prendi ora soltanto, ti prego, la
lancia che è presso il suo capo e la brocca dell’acqua e andiamocene.
Davide dunque prese la lancia e la brocca dell’acqua che Saul aveva
presso al suo capo, e se ne andarono. Nessuno vide la cosa né
s’accorse di nulla; e nessuno si svegliò; tutti dormivano perché
l’Eterno aveva fatto cader su loro un sonno profondo” (
1Samuele
26:9-12
). Con quale facilità il Signore può rendere deboli i più forti,
imprudenti i più saggi e confondere i più attenti!
Quando Davide si trovò a distanza di sicurezza dall’accampa-
mento, sulla cima della collina, gridò ad alta voce al popolo e ad
Abner: “... Non sei tu un valoroso? E chi è pari a te in Israele?
Perché dunque non hai fatto buona guardia al re tuo signore? Poiché
uno del popolo è venuto per ammazzare il re tuo signore. Questo
che tu hai fatto non sta bene. Com’è vero che l’Eterno vive, meritate
la morte voi che non avete fatto buona guardia al vostro signore,
all’unto dell’Eterno! E ora guarda dove sia la lancia del re e dove sia
la brocca dell’acqua che stava presso il suo capo. Saul riconobbe la
voce di Davide e disse: È questa la tua voce, o figliuol mio, Davide?
Davide rispose: È la mia voce, o re, mio Signore! Poi aggiunse:
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Perché il mio signore perseguita il suo servo? Che ho io fatto? Che
delitto ho io commesso? Or dunque si degni il re, mio signore, d’a-
scoltar le parole del suo servo” (
1Samuele 26:15-19
). Di nuovo il re