Pagina 643 - Patriarchi e profeti (1998)

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La morte di Saul
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sarebbe rimasto tranquillo e Dio avrebbe protetto e guidato il re. Il
Signore aveva avuto molta pazienza con Saul, e per quanto la sua
ribellione e caparbietà avesse ridotto a un silenzio quasi completo la
voce divina, Saul aveva ancora la possibilità di pentirsi. Nel momen-
to in cui abbandonò Dio per ottenere una rivelazione da un’alleata di
Satana, recise l’ultimo vincolo che lo univa al suo Creatore, ponen-
dosi sotto il pieno controllo della potenza demoniaca che per anni lo
aveva condizionato e lo aveva portato alla soglia della morte.
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Protetti dall’oscurità, Saul e i suoi servi attraversarono la pia-
nura, e poi l’accampamento dei filistei, senza subirne conseguenze,
valicarono la catena montuosa sino a raggiungere la dimora solita-
ria dell’evocatrice di spiriti a Endor. Là, una donna che possedeva
uno spirito, si era nascosta per potere praticare in segreto i suoi
incantesimi profanatori. Nonostante il travestimento, l’alta statura
di Saul e il suo portamento regale rivelavano che egli non era un
soldato qualsiasi. La donna sospettò che quel visitatore fosse Saul
soprattutto quando ricevette ricchi doni e quando le fu chiesto: “...
Dimmi l’avvenire, ti prego, evocando uno spirito, e fammi salire
colui che ti dirò”. La donna rispose: “Ecco, tu sai quel che Saul
ha fatto com’egli ha sterminato dal paese gli evocatori di spiriti e
gl’indovini. Perché dunque tendi un’insidia alla mia vita per farmi
morire?”. Allora Saul “le giurò per l’Eterno, dicendo: Com’è vero
che l’Eterno vive, nessuna punizione ti toccherà per questo. Allora
la donna gli disse: Chi debbo farti salire? Ed egli: Fammi salire
Samuele” (
1Samuele 28:8-12
).
Dopo aver praticato i suoi incantesimi ella disse: “Vedo un essere
sovrumano che esce di sotto terra... È un vecchio che sale, ed è
avvolto in un mantello. Allora Saul comprese che era Samuele, si
chinò con la faccia a terra e si prostrò dinanzi” (
1Samuele 28:13,
14
).
In realtà non era il santo profeta di Dio ad apparire e parlare
attraverso l’incantesimo; Samuele non era tra gli spiriti maligni.
Quell’apparizione soprannaturale era prodotta unicamente dalla po-
tenza di Satana, che poteva facilmente assumere le sembianze di
Samuele, come d’altra parte poté assumere quella di un angelo,
quando tentò il Cristo nel deserto.
Le prime parole della donna in trance erano state rivolte al re:
“Perché mi hai ingannata? Tu sei Saul!” (
1Samuele 28:12
). Lo