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Patriarchi e profeti
spirito maligno che impersonificava il profeta aveva per prima cosa
avvertito in segreto la donna malvagia dell’inganno che le veniva
fatto. Il messaggio rivolto a Saul da colui che si spacciava per profeta,
era: “Perché mi hai tu disturbato, facendomi salire? Saul rispose: Io
sono in grande angustia, poiché i filistei mi fanno guerra e Dio si è
ritirato da me e non mi risponde più né mediante i profeti né per via
di sogni. Perciò t’ho chiamato perché tu mi faccia sapere quel che
ho da fare” (
1Samuele 28:15
).
Saul aveva disprezzato i consigli che Samuele gli aveva dato da
vivo e si era irritato per i suoi rimproveri. Ma ora, in un momento
di angoscia e con la prospettiva della sconfitta, Saul pensava che la
guida del profeta costituisse la sua unica speranza e per comunicare
con il messaggero del cielo egli ricorse invano al messaggero del-
l’inferno. Saul si era completamente sottoposto all’autorità di Satana
e colui che si diletta unicamente a provocare miseria e distruzione,
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approfittò per votare alla rovina quel re infelice. In risposta alla sup-
plica di un Saul tormentato, venne trasmesso un messaggio terribile
pronunciato apparentemente dalle labbra di Samuele: “Perché con-
sulti me, mentre l’Eterno si è ritirato da te e t’è divenuto avversario?
L’Eterno ha agito come aveva annunziato per mio mezzo: l’Eterno
ti strappa di mano il regno e lo dà al tuo prossimo, a Davide, per-
ché non hai ubbidito alla voce dell’Eterno, e non hai lasciato corso
all’ardore della sua ira contro ad Amalek; perciò l’Eterno ti tratta
così quest’oggi. L’Eterno darà anche Israele con te nelle mani dei
filistei” (
1Samuele 28:16-19
).
Durante la sua vita, caratterizzata dalla ribellione a Dio, Saul era
stato illuso e ingannato da Satana. Il tentatore cerca di sminuire il
peccato, rendendone la trasgressione facile e invitante, nascondendo
agli uomini gli avvertimenti e i rimproveri del Signore. La potenza
incantatrice di Satana aveva indotto Saul a giustificare la sua sfida ai
consigli e alle indicazioni di Samuele. Ma ora che il re si trovava in
una situazione estrema Satana si rivolse nuovamente a lui, presen-
tandogli la gravità del suo peccato, suggerendogli di non poter più
sperare nel perdono e abbandonandolo nella disperazione. Non c’era
niente di più efficace per distruggere il suo coraggio, confondere la
sua capacità di giudizio e portarlo all’annichilimento.
Saul era prostrato per la stanchezza e il digiuno; era atterrito
dal rimorso di coscienza e dopo quella terribile predizione, si sentì