Pagina 662 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
queste parole Davide annunciava il suo avvento al trono di Giuda,
ricercando l’alleanza di coloro che si erano mostrati fedeli.
I filistei non si opposero all’incoronazione di Davide da parte di
Giuda. Lo avevano aiutato in esilio affinché egli logorasse il regno
di Saul e ora speravano che in seguito ai favori precedentemente
fatti al nuovo re l’estensione del suo dominio alla fine risultasse
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a loro vantaggio. Il regno di Davide non sarebbe stato tranquillo,
cospirazioni e ribellioni ne avrebbero turbato la pace. Nonostante
egli non avesse usurpato il trono e Dio stesso lo avesse scelto come
re d’Israele, e non vi fosse quindi nessun motivo per opporsi e non
accettare questa decisione, gli abitanti di Giuda non riconobbero la
sua autorità, e spinti da Abner, proclamarono re, Jsh-Bosheth, figlio
di Saul, inaugurando in Israele un regno rivale.
Mentre Davide era altamente qualificato per portare le respon-
sabilità del regno, Jsh-Bosheth era un uomo della famiglia di Saul
ma debole e incompetente. Abner, colui che aveva maggiormente
favorito l’insediamento di Jsh-Bosheth come re, era stato generale
dell’esercito di Saul, ed era l’uomo più importante in Israele. Abner
sapeva che l’Eterno aveva nominato Davide come re d’Israele, ma
non voleva che il figlio di Isai succedesse nel regno che era stato di
Saul, perché lo aveva braccato per tanto tempo.
La nuova situazione mise in evidenza il vero carattere di Abner
mostrandone, attraverso una condotta senza scrupoli, l’ambizione.
I continui contatti con Saul lo avevano condizionato e anche lui
ora disprezzava l’uomo che Dio aveva scelto per regnare su Israele.
Quest’odio era stato ravvivato dal rimprovero pungente che Davide
gli aveva fatto quando una brocca con l’acqua e la lancia erano stati
sottratti a Saul mentre dormiva nell’accampamento. Ricordava come
Davide aveva gridato in modo che sia il re sia il popolo d’Israele
sentissero: “Non sei tu un valoroso? E chi è pari a te in Israele?
Perché dunque non hai tu fatta buona guardia al re, tuo signore?...
Questo che tu hai fatto non sta bene. Com’è vero che l’Eterno
vive, meritate la morte voi che non avete fatto buona guardia al
vostro signore, all’unto dell’Eterno” (
1Samuele 26:15, 16
). Questo
rimprovero lo aveva fatto talmente arrabbiare che si era deciso a
realizzare i suoi propositi di vendetta e creare delle divisioni in
Israele che gli permettessero di emergere. Per soddisfare le sue
ambizioni e concretizzare i suoi piani, si servì di un membro della