Pagina 668 - Patriarchi e profeti (1998)

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Patriarchi e profeti
dicendo: Salirò io contro i Filistei? Me li darai tu nelle mani? L’E-
terno rispose a Davide: Sali perché certamente io darò i Filistei nelle
tue mani” (
2Samuele 5:19
).
Davide avanzò subito contro il nemico, sconfiggendolo e annien-
tandolo, prendendo gli idoli che avevano con loro per assicurarsi la
vittoria. Esasperati dall’umiliazione della sconfitta, i filistei raccol-
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sero forze più ingenti per riprendere il conflitto, e ancora una volta
“si sparsero nella valle di Refaim” (
2Samuele 5:18
). Davide cercò
di nuovo il Signore, e il grande IO SONO prese la direzione delle
schiere d’Israele, e dette al re questo messaggio: “Non salire; gira
alle loro spalle, e giungerai su loro dirimpetto ai Gelsi. E quando
udrai un rumor di passi tra le vette de’ gelsi, lanciati subito all’at-
tacco, perché allora l’Eterno marcerà alla tua testa per sconfiggere
l’esercito dei filistei” (
2Samuele 5:23, 24
). Se Davide, come Saul,
avesse deciso da solo non avrebbe conseguito un successo, invece
seguì gli ordini del Signore, “e gl’israeliti sconfissero l’esercito dei
Filistei da Gabaon a Ghezer. E la fama di Davide si sparse per tutti i
paesi, e l’Eterno fece sì ch’egli incutesse spavento a tutte le genti”
(
1Cronache 14:16, 17
).
Ora che Davide era stato riconosciuto definitivamente re, e ave-
va liberato il paese dal pericolo delle invasioni nemiche, cercò di
realizzare un proposito che aveva molto a cuore: portare l’arca a
Gerusalemme. Per molti anni l’arca era rimasta a Kiriath-Jearim, che
distava un quindicina di chilometri dalla capitale, che così sarebbe
stata onorata dalla presenza divina.
Davide convocò 30.000 capi d’Israele per realizzare un’impo-
nente celebrazione a cui il popolo rispose con allegrezza. Il sommo
sacerdote, gli altri uomini addetti al rituale, i prìncipi e i capi delle
tribù si radunarono a Kiriath-Jearim. Davide era profondamente
animato da un sacro zelo e l’arca lasciò la casa di Abinadab, su di
un carro nuovo tirato da buoi, mentre due figli dell’ebreo le stavano
accanto.
Gli israeliti si unirono con esultanza, canti e grida di gioia: mi-
gliaia di voci accompagnavano le melodie degli strumenti musicali;
“Davide e tutta la casa d’Israele sonavano dinanzi all’Eterno ogni
sorta di strumenti di legno di cipresso, e cetre, salteri, timpani, sistri
e cembali” (
2Samuele 6:5
). Molto tempo era passato dall’ultima
volta in cui gli israeliti avevano espresso simili manifestazioni di